Italia – L’inizio di dicembre si preannuncia turbolento dal punto di vista meteorologico, con l’arrivo di un’intensa perturbazione nord-atlantica che porterà un deciso peggioramento delle condizioni atmosferiche su gran parte della penisola italiana. Questo evento meteorologico si inserisce in un contesto di configurazione barica a livello emisferico particolarmente favorevole all’ingresso di masse d’aria gelida di origine artica nel bacino del Mediterraneo.
La causa scatenante di questa svolta fredda è da ricercarsi nella formazione di un vortice depressionario sull’Europa centro-settentrionale. Questo sistema di bassa pressione agirà come un corridoio preferenziale per il trasporto di aria gelida verso le nostre latitudini, innescando un’ondata di maltempo che interesserà gran parte delle regioni italiane.
L’interazione tra queste correnti fredde e i mari ancora relativamente miti del Mediterraneo potrebbe creare le condizioni ideali per fenomeni precipitativi intensi e nevicate a quote insolitamente basse per il periodo.
Il peggioramento inizierà a manifestarsi già nella serata di sabato 7 dicembre, con le prime nevicate che potrebbero interessare le zone di pianura del Nord-Ovest. Tuttavia, sarà domenica 8 dicembre, giorno dell’Immacolata, a rappresentare l’apice di questa fase perturbata. Il fronte freddo, ormai pienamente sviluppato sul territorio nazionale, darà luogo a una serie di fenomeni meteorologici di notevole intensità.
Sul versante tirrenico, si prevedono precipitazioni abbondanti, con il rischio concreto di nubifragi e conseguenti allagamenti, in particolare su Toscana, Lazio e Campania. Le regioni interne peninsulari saranno interessate da nevicate a quote relativamente basse, indicativamente al di sopra dei 900-1000 metri sul livello del mare.
Il Nord-Est italiano sarà investito in pieno dall’aria gelida, favorendo copiose nevicate sull’arco alpino centro-orientale. Le Dolomiti, in particolare, potrebbero registrare accumuli nevosi superiori al mezzo metro. Non è da escludere la possibilità che i fiocchi di neve raggiungano anche le zone di alta pianura del Veneto e del Friuli Venezia Giulia.
Le temperature subiranno un drastico calo, portandosi su valori decisamente inferiori alle medie climatiche tipiche di inizio dicembre. Questa anomalia termica negativa non si registrava da anni in questo periodo dell’anno e contribuirà a mantenere la quota neve a livelli insolitamente bassi per la stagione, soprattutto nelle regioni settentrionali.
Il quadro meteorologico delineato dai modelli previsionali per il fine settimana dell’Immacolata è caratterizzato da un’elevata dinamicità e potenziale impatto. L’arrivo di questa perturbazione artica segna un deciso cambio di passo nella stagione invernale, portando condizioni tipicamente invernali su gran parte del territorio italiano. La combinazione di precipitazioni intense, nevicate a bassa quota e un marcato calo termico richiederà particolare attenzione da parte della popolazione, soprattutto nelle aree più esposte ai rischi idrogeologici e nelle zone montane.
È importante sottolineare che, data la complessità dei sistemi meteorologici in gioco, le previsioni potrebbero subire aggiustamenti nei prossimi giorni. Si consiglia pertanto di mantenersi aggiornati sulle ultime proiezioni dei modelli previsionali e di seguire le indicazioni fornite dalle autorità competenti per affrontare al meglio questa fase di maltempo invernale.