Italia – Un fenomeno meteorologico anomalo sta per manifestarsi sopra il Polo Nord: lo stratwarming, un intenso riscaldamento della stratosfera terrestre, situata tra i 15 e i 50 km sopra la superficie. Questo evento, che può portare a un aumento di temperatura di 40/50°C in pochi giorni, ha il potenziale di destabilizzare il Vortice Polare, causandone la deformazione o la rottura. Tale fenomeno, noto come “dislocazione del vortice polare” o “split del vortice polare”, può portare alla formazione di minimi depressionari che si spostano verso le medie latitudini, influenzando direttamente il clima europeo e italiano.
Le proiezioni suggeriscono che questo riscaldamento anomalo potrebbe innescarsi nei prossimi giorni, con temperature fino a 25/30°C superiori alla norma, destabilizzando il Vortice Polare e potenzialmente inviando una pesante ondata di gelo sul Nord Europa. Successivamente, da metà Febbraio in avanti, parte di questa massa d’aria fredda potrebbe spostarsi verso il cuore dell’Europa e anche sull’Italia, portando a una sensibile diminuzione delle temperature.
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Il possibile ritorno delle precipitazioni nevose è un altro aspetto cruciale da monitorare. La formazione dei minimi depressionari sarà fondamentale per determinare le zone maggiormente coinvolte e se ci saranno occasioni per nevicate fino in pianura, in particolare sulle regioni del Centro Nord Italia. Febbraio è storicamente un mese dinamico per il clima italiano, con eventi significativi come quelli del 1929, 1956, 1991 e 2012, che hanno visto intense ondate di gelo e neve.
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In sintesi, la seconda metà dell’inverno potrebbe essere caratterizzata da un periodo alquanto dinamico e ricco di sorprese, con buona parte dell’Italia alle prese con temperature ben al di sotto della norma e con la possibilità di intense nevicate. Sarà fondamentale seguire passo passo questa interessante tendenza per comprendere appieno gli impatti sul clima locale e regionale.