Italia – L’Italia si trova alla vigilia di un’eccezionale ondata di freddo, un evento meteorologico di portata significativa che non si manifestava da anni in questo periodo dell’anno. Le proiezioni meteorologiche indicano l’imminente arrivo di una massa d’aria gelida di origine artica, formatasi nelle regioni settentrionali tra la Scandinavia e la Russia, che si appresta a invadere il nostro paese, promettendo di trasformare radicalmente le condizioni climatiche.
Questo fenomeno, caratterizzato dalla presenza di un vasto “lago gelido” alle alte latitudini, è destinato a scivolare inizialmente verso l’Europa orientale per poi dirigersi verso il bacino del Mediterraneo. L’ingresso di queste correnti fredde avverrà attraverso la Porta del Rodano e quella della Bora, generando un profondo sistema ciclonico sui mari italiani.
Le conseguenze di questa configurazione barica si faranno sentire già a partire da lunedì 9 dicembre, con l’instaurarsi di condizioni meteorologiche particolarmente turbolente. Nella fase iniziale, saranno le regioni centro-meridionali a subire l’impatto più significativo, con precipitazioni intense che assumeranno carattere temporalesco e nevicate che potranno interessare quote collinari in diverse aree, tra cui Sardegna, Lazio, Abruzzo, Puglia, Campania e Basilicata.
La situazione evolverà ulteriormente a partire da mercoledì 11 dicembre, quando l’arrivo di nuovi impulsi instabili coinvolgerà anche le regioni settentrionali. In questa fase, si verranno a creare le condizioni ideali per nevicate a quote particolarmente basse, con la possibilità concreta di vedere la neve cadere fino in pianura, specialmente in Piemonte e nella Lombardia occidentale.
Le proiezioni a medio termine suggeriscono che questa fase di maltempo intenso e freddo pungente potrebbe protrarsi almeno fino alla metà di dicembre. L’anomalia termica negativa sarà particolarmente marcata, con temperature che si manterranno ben al di sotto delle medie stagionali per un periodo prolungato.
È importante sottolineare come questa configurazione meteorologica sia il risultato di complesse interazioni atmosferiche su scala emisferica. Il comportamento del vortice polare, struttura ciclonica che racchiude l’aria fredda prodotta sulla calotta artica, gioca un ruolo fondamentale in questo scenario. La sua attuale vivacità e la rapida discesa delle temperature sopra il Mar Glaciale Artico hanno favorito lo sviluppo di questo nucleo di aria estremamente fredda che ora si appresta a influenzare il clima del nostro paese.
Le previsioni indicano che, oltre alle precipitazioni nevose, ci si dovrà attendere venti di burrasca e nubifragi, elementi che contribuiranno a rendere questa fase meteorologica particolarmente intensa e potenzialmente critica. La persistenza di queste condizioni per un periodo così esteso rappresenta un’anomalia significativa, soprattutto considerando che siamo solo all’inizio del mese di dicembre.