Chiara Ferragni, Procuratore Generale di Milano “Consumatori ingannati da influencer”

La sostituto procuratore generale della Cassazione, Mariella De Masellis, emette un decreto a favore della Procura di Milano in merito alle vendite ingannevoli dei pandoro ‘Pink Christmas’ della Balocco, griffati Ferragni.

La sostituto pg della Cassazione, Mariella De Masellis, ha emesso un decreto a favore della Procura di Milano riguardo alla questione della competenza ad indagare sulle vendite con pubblicità ingannevole dei pandoro ‘Pink Christmas’ della Balocco, griffati Ferragni. Secondo la decisione, i dolci sarebbero stati venduti a un prezzo maggiorato, con i consumatori indotti a credere che parte del prezzo sarebbe andato in beneficenza, mentre in realtà l’azienda aveva fatto solo una donazione ‘una tantum’ da 50mila euro.

La questione va oltre i dolci ‘Pink Christmas’: il pg della Cassazione ha evidenziato elementi di un disegno criminoso che coinvolge anche le uova di Pasqua della Dolci Preziosi e la bambola ‘Chiara Ferragni by Trudi’. L’influencer e altre società coinvolte sono indagate per truffa.

La recente decisione della Cassazione è stata citata dal pg, sottolineando che “la sola menzogna è di per sé sufficiente ad integrare gli elementi costitutivi del delitto di truffa”. Questo rafforza l’argomentazione secondo cui la campagna promozionale sui ‘Pink Christmas’ ha indotto in errore i consumatori, facendo loro credere di contribuire ad una finalità benefica.

Ulteriori dettagli riguardanti i contratti stipulati a Milano tra Balocco e le società di Ferragni, così come i compensi incassati da Ferragni, sono emersi durante l’indagine. Le mail tra le due parti avrebbero dimostrato che la donazione da 50mila euro sarebbe stata effettuata comunque, indipendentemente dal volume delle vendite.

La Procura di Milano sta ampliando l’indagine su altre operazioni commerciali, mentre a Cuneo erano stati avviati fascicoli esplorativi anche su altri casi. Questo caso continua a suscitare interesse e ad attirare l’attenzione non solo delle autorità giudiziarie, ma anche dell’opinione pubblica e dei media.

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