Il motivo è quasi banale: scaduto l’accordo con la societàAutostrade per l’Italia (che gestisce quasi tremila chilometri da Napoli a Como) i telepass in dotazione alle ambulanze e ai veicoli di soccorso saranno disattivati. Rimane in piedi solo l’esenzione in caso di effettiva urgenza quando in una manciata di minuti bisogna correre verso l’ospedale più vicino all’incidente o al ferito: in quel caso il transito rimane gratuito.
Da quindici anni esiste infatti un accordo per il rilascio dell’apparecchio telepass senza distinzione tra emergenza o non. Barriere sollevate per tutti i mezzi dell’universo di associazioni, cooperative e srl con il logo del 118. Ma da questa estate ci sarà un giro di vite per i viaggi di dializzati, sangue o trasferimenti da un ospedale ad un altro.
«In caso di emergenza o di trasporto di un dializzato, il soccorso non deve pagare pedaggio autostradale» attacca il presidente Anpas Fabrizio Pregliasco, «Chiediamo al Governo un provvedimento normativo che permetta a chi, come noi, svolge il 70 per cento del trasporto sanitario in Italia, di tutelare la salute delle persone senza oneri finanziari, intralci burocratici e senza ostacolare il soccorso».
fonte: http://espresso.repubblica.it/