Su disposizione della Prefettura, uomini e mezzi dell’Esercito sono entrati in azione a Genova, in tutto sono all’incirca 100 uomini. La Forza Armata ha reso disponibile il reggimento genio pontieri di Piacenza, il reggimento di artiglieria da montagna di Fossato ed elicotteri. Provenienti dai reggimenti, altri 200 uomini e 2 unità lavori sono disponibili per fornire ogni concorso necessario di uomini e mezzi.
L’arrivo dell’Esercito Italiano a Genova è un primo atto concreto da parte del Governo centrale per assistere la popolazione di una Genova in ginocchio ma è anche la dimostrazione del fallimento della Protezione Civile Nazionale, Regionale e della Città.
Dopo l’alluvione del 2011 nulla è stato fatto di concreto e reale non solo per la messa in sicurezza della città ma nemmeno per la comunicazione di stati di emergenza. Un semplice sms non può sostituire un efficace sistema di comunicazione valido per tutta la popolazione, anche a chi non ha dimestichezza con cellulari o applicazioni come gli anziani.
Sono anni che noi di ITN NEWS / NEWSROOM andiamo promuovendo in ogni conferenza, convegno o spazio di dibattito con le istituzioni la necessità di attivare sistemi di segnalazione acustica dislocati in tutte le città italiane. Anni in cui diciamo che dovremmo prendere esempio da paesi come Stati Uniti ed Australia dove in ogni città a rischio calamità naturali sono presenti Sirene antiaeree utilizzate per segnalare stati di allerta ed in base a precisi e ben conosciuti intervalli acustici la popolazione viene allertata.
In Italia manca completamente non solo la fase di prevenzione ma soprattutto quella di comunicazione e gestione emergenze. Il Dipartimento Nazionale ha ormai fallito su tutta la linea. Basti pensare che il Direttore Gabrielli dopo essere stato a Genova ha ben pensato di recarsi alla Fiera dell’Emergenza di Montichiari (Bs) invece di restare in città a prestare servizio.
Ennesima conferma di quanto andiamo dicendo da oltre 10 anni: È ora di dare vita ad un unico dipartimento nazionale il “Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile”.
Gli errori commessi dalle autorità locali e nazionali sono ormai troppe. La politica la fa da padrona e solo un sistema gerarchico e lontano dalle mani della politica (come quello del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco) potrà garantire un vero servizio degno di un paese evoluto.
Ulteriore appunto: in molte nazioni del mondo esiste la possibilità da parte dei Dipartimenti della Protezione Civile di subentrare sulle frequente televisive nelle città in procinto di essere investite da eventi calamitosi o che ne sono appena state colpite; unendo così la segnalazione acustica a quella visiva. Noi in Italia cosa aspettiamo?
https://www.youtube.com/watch?v=1a61jp5fesI