Secondo l’Istituto superiore di sanità e il ministero della Salute nel 2014 in Italia si è registrato un drastico calo delle vaccinazioni, facendo piombare il livello di copertura al limite della soglia di sicurezza. Torna dunque la paura per le malattie “dimenticate” come la difterite e il morbillo.
Secondo i dati sono scese al di sotto del 95% le vaccinazioni per poliomielite, tetano, difterite ed epatite B mentre per le vaccinazioni contro il morbillo, la parotite e la rosolia sono in calo di oltre il 4% attestandosi all’86% della copertura.
Walter Ricciardi, dell’Iss spiega che “Se non si ha più la cosiddetta immunità di gregge aumenta il rischio che bambini non vaccinati si ammalino, che si verifichino epidemie importanti, che malattie per anni cancellate non siano riconosciute e trattate in tempo“.
Non ci resta che affidarci a quanto detto dagli esperti però non possiamo non chiederci se siano davvero necessari vaccini per malattie come morbillo, rosolia, ecc.. Malattie che per generazione, come quella di chi vi scrive, erano “normali” e facevano naturalmente parte della vita di ogni bambino. Forse, non si è ecceduto con le vaccinazioni negli anni scorsi?