Secondo una recente ricerca, promossa dalla collaborazione tra Engie, Anci, The European House-Ambrosetti e Politecnico di Milano, gli impianti di riscaldamento delle case sono più inquinanti delle auto. La qualità dell’aria e i livelli di CO2 rilevati nelle città sono influenzati anche dall’arretratezza degli impianti, che arrivano a produrre più del 50% delle emissioni del CO2 e quasi il 30% di emissioni di PM. Dati che rappresentano il doppio di quelli rilevati nel 1990.
In Italia, le abitazioni al di sopra dei 40 anni di età sono il 55%. Nelle città metropolitane la percentuale arriva fino al 75%. Interventi ai sistemi di condizionamento e riscaldamento, seppur limitati, ridurrebbero le emissioni fino al 50%. Secondo una recente indagine infatti il 56% degli edifici Italiani è nella classe di efficienza energetica G, ovvero la più bassa, e solo il 2% in classe A. Nella sola città di Milano, sostituendo circa il 10% degli impianti più datati e meno efficienti si otterrebbe una riduzione delle emissioni pari a quello di un blocco del traffico per due mesi.