Le primarie presidenziali in New Hampshire hanno fatto registrare una partecipazione significativa, con i seggi aperti fino alle 19 locali per consentire ai cittadini di esprimere il loro voto. Questo stato rappresenta la seconda tappa cruciale della corsa per la nomination alla Casa Bianca, un momento che potrebbe influenzare significativamente il percorso dei candidati.
Tra i repubblicani, la competizione si concentra principalmente su due figure di spicco: il presidente uscente Donald Trump e l’ex ambasciatrice all’Onu, Nikki Haley. Secondo gli ultimi sondaggi, Trump si trova in una posizione di vantaggio, con una probabile vittoria che lo porterebbe un passo più vicino alla nomination. Tuttavia, Haley non ha perso la speranza, auspicando un successo a sorpresa o almeno un solido secondo posto che possa consolidare la sua posizione.
Per quanto riguarda i democratici, le primarie di New Hampshire hanno visto un’ampia partecipazione, sebbene non siano state assegnate delegati. Questo è il risultato di una decisione del comitato nazionale di modificare il calendario, spostando la prima tappa ufficiale al South Carolina. Curiosamente, Joe Biden e alcuni dei suoi sfidanti non erano presenti nelle schede di voto. Tuttavia, dietro le quinte, c’è stata un’attiva campagna per sostenere Biden e cercare di garantirne la vittoria, nonostante la sua assenza ufficiale.
Queste primarie sono state un momento cruciale per i candidati, offrendo un’opportunità di valutare il sostegno e la risonanza delle loro campagne. L’esito di queste elezioni potrebbe influenzare significativamente il prosieguo della corsa presidenziale, fornendo importanti indicazioni sulle dinamiche politiche e sull’orientamento dell’elettorato. L’attenzione ora si sposta verso le prossime tappe e i risultati di queste primarie potrebbero avere un impatto duraturo sulle strategie e sulle prospettive dei candidati coinvolti.