UE contro GB, migliaia di multe con dati ottenuti illegalmente

Accuse di violazione dati: 320.000 multe emesse illegalmente a Londra. Conducenti e governi europei protestano. Scopri di più.

Il trasporto pubblico di Londra, TfL, si trova al centro di un controverso scandalo che coinvolge cinque governi europei, i quali accusano la società di aver ottenuto illegalmente nomi e indirizzi per emettere ben 320.000 sanzioni ai conducenti che hanno varcato la Zona a Emissioni Ultra Basse (Ulez) della capitale britannica. Quest’accaduto è stato definito come una delle più grandi violazioni di dati nella storia dell’Unione Europea.

Dopo la Brexit, Londra ha vietato l’accesso ai dati dei residenti dell’UE. Belgio, Spagna, Germania e Paesi Bassi sostengono che i dati siano stati ottenuti illegalmente da agenti per conto di TfL. Questo ha sollevato un’ondata di preoccupazione e indignazione, specialmente tra i conducenti multati e i camionisti, i quali stanno intraprendendo azioni legali contro TfL.

Alcuni conducenti hanno ricevuto multe ingiuste per non essersi registrati presso l’agente di riscossione di TfL, Euro Parking, come richiesto. Questo ha portato ad una serie di contestazioni e denunce legate al processo di riscossione delle multe. Inoltre, molte sanzioni sono state emesse ingiustamente a conducenti che avevano veicoli conformi alla normativa Ulez, con alcune auto a basse emissioni che sono state erroneamente classificate come veicoli pesanti diesel e multate nell’ambito del regime separato delle zone a basse emissioni (Lez).

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TfL ha sostenuto che, nonostante l’assenza di accordi individuali di condivisione dei dati con i Paesi dell’UE, “le leggi locali” consentono alle autorità di condividere le informazioni sui proprietari dei veicoli con il Regno Unito per l’applicazione delle norme sul traffico. Tuttavia, i Paesi dell’UE affermano che le leggi nazionali consentono al Regno Unito di accedere ai dati personali solo per reati penali, non per violazioni civili.

Questa situazione ha scatenato un acceso dibattito legale e politico, mettendo in luce le complesse implicazioni della Brexit, le questioni sulla condivisione dei dati e le leggi sulla privacy. La controversia potrebbe avere ripercussioni significative sulle relazioni tra il Regno Unito e i Paesi dell’UE, sollevando importanti interrogativi sulle modalità di gestione e condivisione dei dati personali in un’era post-Brexit.

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