Le fiamme stanno devastando il Cile, portando a un bilancio di almeno 112 morti, ma con il timore che il numero possa salire ulteriormente. Secondo il Servizio Medico Legale del governo, ci sono attualmente 161 incendi attivi in tutto il paese. Il presidente Gabriel Boric ha dichiarato lo stato di emergenza e ha stabilito due giorni di lutto nazionale per commemorare le vittime degli incendi.
Il portavoce del ministero dell’Interno, Manuel Monsalve ha spiegato che “Secondo le informazioni ricevute dal servizio medico-legale ci sono 112 morti e 32 corpi identificati”.
Le città costiere come Viña del Mar e Valparaiso sono avvolte dal fumo, costringendo gli abitanti delle regioni centrali a evacuare le proprie abitazioni. Nonostante i danni, alcuni residenti si mostrano riluttanti ad abbandonare le loro case.
Si sospetta che un uomo abbia accidentalmente innescato uno degli incendi mentre svolgeva lavori di saldatura a Talca, nel Cile centrale. L’uomo è stato arrestato e sarà sottoposto a processo per le sue azioni.
Il Papa ha invitato le persone a pregare per le vittime dei devastanti incendi, mentre il Ministro delle Finanze ha stimato che i danni nella regione di Valparaiso possano ammontare a centinaia di milioni di dollari.
Gli scienziati attribuiscono questi eventi sempre più frequenti al cambiamento climatico e al fenomeno meteorologico El Niño, che rendono le ondate di calore e gli incendi più probabili. Le autorità stanno concentrando i loro sforzi per spegnere gli incendi nella città portuale di Valparaiso, con centinaia di residenti segnalati come dispersi. Questi eventi hanno messo in evidenza la crescente minaccia del cambiamento climatico e l’urgenza di affrontare questa sfida in modo efficace.