Siccità, portata del Po dimezzata: “l’estate sarà un disastro”

Gennaio 2024: Temperature in aumento, siccità in crescita. Coltivazioni e risorse idriche a rischio.
Credit © Chester Ho

L’inizio del 2024 ha portato con sé un’inaspettata ondata di caldo in Italia, con temperature superiori alla media storica. A gennaio, le temperature hanno superato di 1,6°C la media storica, con il Piemonte che ha registrato una diminuzione del 25% delle precipitazioni e una considerevole riduzione della portata d’acqua del fiume Po. Questo scenario ha ulteriormente aggravato la siccità che sta colpendo le aree rurali del paese.

Le temperature regionali hanno superato la media di 1,7°C, posizionando il gennaio del 2024 come il quinto più caldo dal 1958. Questa anomalia ha generato una situazione di siccità diffusa, dalla parte settentrionale a quella meridionale del Paese, minacciando le colture, i pascoli, l’ortofrutta e le vigne. La mancanza di piogge e neve sta mettendo a dura prova le risorse idriche e la produzione agricola.

Di fronte a questa emergenza, Coldiretti e l’Anbi (Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni) stanno proponendo piani a lungo termine per contrastare la siccità e garantire risorse idriche per usi civili, agricoli ed energetici. Il focus di questi piani è l’aumento della raccolta di acqua piovana attraverso la costruzione di invasi, con l’obiettivo di garantire un approvvigionamento idrico sostenibile e la produzione di energia pulita tramite impianti idroelettrici.

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La proposta di Coldiretti e Anbi è volta a creare soluzioni a lungo termine per affrontare l’attuale crisi idrica, offrendo un approccio sostenibile che mira a preservare le risorse idriche e a garantire la sicurezza alimentare e idrica in un contesto di crescente cambiamento climatico.

In un contesto di crescente preoccupazione per le condizioni meteorologiche estreme, è necessario non solo monitorare attentamente le anomalie climatiche, ma anche attuare strategie a lungo termine per mitigarne gli impatti. L’adozione di misure come la raccolta dell’acqua piovana potrebbe rappresentare un passo significativo verso la gestione sostenibile delle risorse idriche in un contesto di cambiamento climatico in atto.

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