Covid, Bassetti: “lockdown fu giusto solo i primi 3 mesi, dopo danni ingiustificabili”

Matteo Bassetti critica la durata del lockdown per Covid-19, sostenendo che dopo i primi mesi le restrizioni hanno causato danni ingiustificabili.

Quattro anni dopo l’inizio della pandemia di Covid-19, Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, ha espresso una critica severa riguardo alla gestione del lockdown in Italia. Secondo Bassetti, le misure di confinamento adottate nel 2020 sono state giustificate solo nei primi due mesi, quando l’Italia si trovava ad affrontare una situazione senza precedenti, essendo il primo paese dell’Unione Europea a dover gestire l’emergenza sanitaria causata dal virus. Tuttavia, l’infettivologo sostiene che la decisione di prolungare il lockdown oltre questo periodo sia stata eccessiva e abbia portato a conseguenze negative ingiustificabili.

“Nei primi 2-3 mesi non si poteva fare altrimenti ma sul resto anche no: il lockdown ha portato danni alla società civile, all’economia che sono ingiustificabili dal punto di vista scientifico“

La ricerca pubblicata su Nature Human Behaviour da Marco Pangallo del Centai di Torino mette in dubbio l’efficacia dei lockdown come strumento di gestione della pandemia, suggerendo che le misure di confinamento possano non essere state la soluzione ottimale. Questa posizione trova riscontro anche in uno studio pubblicato su The Lancet, che evidenzia come la pandemia abbia accelerato il declino mentale negli over 50, suggerendo che le restrizioni abbiano avuto effetti duraturi sul benessere psicologico delle persone.

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Nonostante le critiche, è importante sottolineare che durante i primi mesi della pandemia, i lockdown sono stati considerati uno strumento necessario per contenere la diffusione del virus e proteggere i sistemi sanitari dall’essere sopraffatti. Studi precedenti hanno dimostrato l’efficacia delle misure di confinamento nel ridurre i tassi di trasmissione del virus e nel salvare vite umane.

Tuttavia, Bassetti evidenzia che la decisione di mantenere il paese in uno stato di lockdown prolungato è stata più politica che scientifica, e che le conseguenze economiche e sociali di queste misure restrittive avrebbero dovuto essere valutate con maggiore attenzione.

“Guardiamo i tre grandi provvedimenti che il Paese ha preso per combattere la pandemia, ovvero lockdown, mascherine e vaccini. Se vediamo il rapporto rischio-beneficio l’unico vero provvedimento con maggiori benefici è stato quello delle vaccinazioni“

Mentre l’adozione iniziale del lockdown può essere stata una misura necessaria di fronte all’incertezza e alla gravità della situazione, le critiche di Bassetti sollevano interrogativi importanti sull’efficacia e sulla sostenibilità delle restrizioni prolungate. La pandemia di Covid-19 ha presentato sfide senza precedenti per i governi di tutto il mondo, e la gestione delle misure di confinamento rimane un argomento di dibattito tra esperti di sanità pubblica e politici.

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