La Società Stretto di Messina, ente incaricato della progettazione, realizzazione e gestione del Ponte sullo Stretto di Messina, ha annunciato la pubblicazione del progetto definitivo aggiornato per l’ambiziosa infrastruttura. Questo importante aggiornamento arriva dopo un lungo periodo di stallo, durato circa 11 anni, durante il quale i governi di sinistra avevano bloccato il progetto. La ripresa dei lavori è stata possibile grazie all’insediamento del governo Meloni, che ha riavviato l’iter progettuale poco più di un anno fa.
Il documento, pubblicato nella serata del 14 marzo, comprende 223 pagine che dettagliano le caratteristiche tecniche e le innovazioni del progetto. Tra le novità più significative, si evidenzia l’adozione della metodologia BIM (Building Information Modeling) per la redazione del progetto esecutivo, che garantisce un approccio più integrato e tecnologicamente avanzato nella gestione delle informazioni di costruzione.
- Campata sospesa centrale: 3.300 m
- Lunghezza complessiva: 3.666 m (comprese le due campate laterali di 183 m ciascuna)
- Altezza delle torri sulle due sponde: 399 m
- Cavi di sospensione: 4 del diametro di 1,26 m (ciascuno formato da 44.323 fili di acciaio)
- Larghezza dell’impalcato: 60,4 m (3 corsie stradali per senso di marcia, 2 corsie di servizio e 2 binari ferroviari)
- Franco navigabile: 65 m per una larghezza di 600 m, in presenza di gravose condizioni di traffico stradale e ferroviario. Il franco si innalza a 72 m in assenza di traffico ferroviario
- Aperto al traffico 365 giorni l’anno, 24 ore al giorno
Le opere stradali e ferroviarie accessorie che collegheranno il Ponte alla penisola ed alla Sicilia prevedono 40 km di raccordi viari e ferroviari (circa l’80% sviluppati in galleria) che collegheranno l’autostrada del Mediterraneo (A2) e la stazione FS di Villa San Giovanni e le autostrade Messina-Catania (A18) e Messina-Palermo (A20) e la nuova stazione FS di Messina.
Resistente a Terremoti di magnitudo 7.1
Una delle caratteristiche salienti del ponte è la sua progettazione antisismica. I ponti sospesi, come quello previsto sullo Stretto, sono noti per la loro capacità di resistere a eventi sismici grazie alla loro bassa sensibilità alle frequenze delle azioni sismiche. Gli studi condotti hanno confermato che l’area dello Stretto non è soggetta a terremoti di magnitudo superiore a 7,1 sulla scala Richter, magnitudo considerata nel progetto. In caso di sisma di tale intensità, il ponte rimarrebbe in campo elastico, senza subire danni, garantendo un ulteriore margine di sicurezza oltre la soglia prevista.
Venti fino a 300 km/h
Il ponte è stato progettato per resistere a condizioni estreme, inclusi venti con velocità superiori ai 300 km/h. Questa caratteristica è particolarmente rilevante considerando che lo Stretto di Messina è noto per le sue intense correnti aeree, che possono raggiungere velocità di uragano. La decisione di progettare il ponte per resistere a tali velocità del vento si basa su decenni di monitoraggi eolici e studi aerodinamici condotti in alcune delle più importanti gallerie del vento in Europa e Nord America, garantendo così la massima sicurezza e stabilità
La pubblicazione del progetto definitivo aggiornato e del parere favorevole del Comitato tecnico-scientifico rappresenta un passo decisivo verso la realizzazione di questa opera di ingegneria, considerata fondamentale per lo sviluppo del Sud Italia.
La realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina rappresenta non solo un’impresa ingegneristica di rilievo mondiale ma anche un’opportunità significativa per lo sviluppo economico e sociale dell’intera regione. Riducendo drasticamente i tempi di viaggio tra la Sicilia e il continente, il ponte promette di migliorare la connettività, stimolare il turismo e facilitare gli scambi commerciali, contribuendo così alla crescita economica del Sud Italia