Nella serata di ieri, la tranquillità della penisola di Reykjanes in Islanda è stata nuovamente interrotta da un’imponente eruzione vulcanica. Il vulcano di Grindavík, situato nel sudovest dell’Isola e a breve distanza dalla capitale Reykjavík, ha registrato la sua quarta eruzione da dicembre, costringendo le autorità locali a dichiarare lo stato di emergenza e a procedere con l’evacuazione della cittadina di Grindavík.
Le squadre di emergenza hanno lavorato incessantemente per rafforzare le barriere difensive intorno alla città, con l’obiettivo di proteggere le infrastrutture vitali e prevenire danni maggiori causati dalla lava. La vicina stazione termale di Blue Lagoon, una delle principali attrazioni turistiche dell’Islanda, è stata sgomberata insieme a Grindavík. Nonostante la situazione critica, l’aeroporto è rimasto operativo.
L’attività vulcanica nella penisola di Reykjanes non è un fenomeno nuovo. La regione ha vissuto un periodo di intensa attività circa 800 anni fa e gli scienziati ritengono che l’area stia entrando in una nuova fase di attività vulcanica. La situazione attuale è stata definita come uno degli eventi geologici più significativi degli ultimi tempi.
La popolazione islandese è ben consapevole dei rischi legati alla presenza di numerosi vulcani attivi sull’isola. L’Islanda, infatti, ospita il maggior numero di vulcani attivi in Europa, con un totale di 33. La memoria collettiva ricorda ancora l’eruzione esplosiva dell’Eyjafjallajökull nel 2010, che aveva causato enormi disagi al traffico aereo internazionale.
Le autorità continuano a monitorare la situazione, mentre la comunità scientifica segue con attenzione l’evolversi degli eventi. La collaborazione tra geologi, servizi di emergenza e governo è fondamentale per gestire l’emergenza e garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti presenti sull’isola. Nel frattempo, la popolazione di Grindavík e i visitatori della Blue Lagoon attendono con ansia di poter tornare alle loro case e alle attività quotidiane, sperando che la natura islandese conceda una tregua dalle sue spettacolari ma pericolose manifestazioni.