Il Brasile sta vivendo una delle peggiori epidemie di febbre Dengue degli ultimi decenni, con un numero di casi che si avvicina ai 2 milioni in meno di tre mesi dall’inizio dell’anno, segnando un record negativo che non si registrava da 24 anni. Questa malattia virale, trasmessa all’uomo dalla puntura di zanzare Aedes infette, è nota per i suoi sintomi debilitanti che includono febbre alta, eruzioni cutanee, dolori muscolari e articolari, e in casi gravi può progredire fino a vomito persistente, sanguinamento e difficoltà respiratorie.
Il picco di casi di Dengue in Brasile si verifica normalmente tra marzo e maggio, ma già nei primi due mesi del 2024 il paese ha registrato più di un milione di casi, un numero che supera il totale di casi confermati per tutto il 2023. La situazione è aggravata da fattori come il cambiamento climatico e la rapida crescita urbana, che hanno contribuito all’espansione della malattia in regioni precedentemente meno colpite. Inoltre, la presenza simultanea di quattro sierotipi virali del virus Dengue (DENV-1, DENV-2, DENV-3 e DENV-4) aumenta la probabilità di reinfezioni e la vulnerabilità della popolazione.
Il sistema sanitario pubblico brasiliano, noto come SUS, sta lottando per gestire l’epidemia, ricorrendo a ospedali da campo e tende in punti strategici per triage dei pazienti. Allo stesso tempo, il Brasile sta cercando di affrontare la prevenzione con metodi tradizionali come l’uso di macchine nebulizzatrici per uccidere le zanzare e la rimozione di acqua stagnante, luogo di riproduzione delle zanzare.
In risposta a questa crisi senza precedenti, il Brasile è diventato il primo paese a lanciare una campagna di vaccinazione pubblica contro la Dengue, utilizzando il vaccino Qdenga prodotto dalla Takeda in Giappone. Tuttavia, gli esperti avvertono che lo sforzo di vaccinazione è troppo modesto per risolvere la crisi immediata, poiché poche persone sono state vaccinate e la distribuzione del vaccino è attualmente limitata a meno del 10% dei comuni brasiliani. Inoltre, la completa immunizzazione richiede due dosi, con un intervallo di tre mesi tra di loro, il che potrebbe complicare l’adesione al vaccino.
La situazione in Brasile è un campanello d’allarme per la salute pubblica globale, poiché l’aumento dei casi di Dengue è stato osservato anche in altri paesi come Perù, Bangladesh, Nepal, Pakistan, Sri Lanka e Vietnam, e persino in stati ad alta temperatura come Texas, Florida e California negli Stati Uniti. La diffusione della Dengue è un problema crescente che richiede una risposta coordinata e multilaterale, che vada oltre la semplice vaccinazione e includa miglioramenti nell’infrastruttura sanitaria, nella gestione dei rifiuti e nell’accesso all’acqua potabile, nonché campagne di sensibilizzazione e di controllo dei vettori.