Nel contesto dell’attuale tensione geopolitica, la Francia si è trovata al centro di una controversia con la Russia. Mosca ha recentemente affermato che Parigi avrebbe inviato 2000 soldati in Ucraina, una mossa che avrebbe rappresentato un’escalation significativa nel conflitto in corso. Tuttavia, la Francia ha prontamente respinto queste affermazioni, etichettandole come “fake news” e “provocazioni irresponsabili”.
Il ministero della Difesa francese ha liquidato le osservazioni del capo dei servizi segreti esteri russi, Sergei Naryshkin, come parte di un uso sistematico della disinformazione da parte della Russia. Questa accusa si inserisce in un più ampio contesto di campagne di disinformazione che, secondo le autorità francesi, sono state orchestrate da Mosca per influenzare l’opinione pubblica e minare il sostegno occidentale all’Ucraina.
La premier italiana Giorgia Meloni, durante interventi sia alla Camera che al Senato, ha ribadito l’appoggio dell’Italia a Kiev, escludendo però l’ipotesi di un intervento diretto, in linea con la posizione francese. Anche l’ambasciatore francese a Roma ha confermato che non ci sono piani per l’invio di truppe, ma ha sottolineato l’importanza di mantenere una posizione credibile nei confronti di Mosca.
La disinformazione e le provocazioni sono state condannate anche da altri membri della comunità internazionale. Gli Stati Uniti, attraverso il portavoce del Dipartimento di Stato, hanno espresso scetticismo riguardo alle notizie diffuse dai servizi segreti russi e hanno rimarcato che qualsiasi dichiarazione proveniente da funzionari russi dovrebbe essere presa con cautela.
Questo episodio si inserisce in un quadro più ampio di tensioni tra la Russia e i paesi occidentali. La Francia, in particolare, è stata accusata dalla Russia di condurre una campagna di disinformazione, mentre Parigi ha accusato Mosca di orchestrare manovre ostili online. Inoltre, la Francia è stata uno dei paesi che ha condannato più fermamente l’aggressione russa in Ucraina e ha sostenuto Kiev con aiuti militari, come dimostra l’accordo raggiunto dai 27 membri dell’UE per fornire 5 miliardi di euro in aiuti militari a Kiev per il 2024.