L’attentato avvenuto a Mosca durante un concerto al Crocus City Hall, che ha causato la morte di 133 persone e il ferimento di molte altre, ha riacceso i riflettori sulla persistente minaccia del terrorismo islamico a livello globale. Il Ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha commentato l’attacco sottolineando che “il pericolo del terrorismo islamico – Isis e non solo – resta alto” e che anche in Europa non si può abbassare la guardia.
Crosetto ha rivelato che la Russia era stata precedentemente avvisata dagli Stati Uniti riguardo l’attività di una cellula terroristica, l’ISKP, che non era stata completamente neutralizzata nonostante un blitz russo tre settimane prima dell’attentato. L’attacco dimostra la capacità delle organizzazioni terroristiche di colpire ancora, e la Russia, in particolare, è stata avvertita di un possibile attacco già da novembre.
Il Ministro ha inoltre respinto le accuse di un possibile coinvolgimento dell’Ucraina nell’attentato, affermando che non esistono collegamenti tra Kiev e l’Isis e che un tale aiuto sarebbe stato un “doppio suicidio” per l’Ucraina, considerando la posizione degli alleati ucraini che vedono l’Isis come un’organizzazione terroristica paragonabile a Hamas.
In merito alla situazione geopolitica più ampia, Crosetto ha espresso la sua opposizione all’idea di un’escalation inevitabile tra Occidente e Russia, sottolineando l’importanza di lavorare per la pace e per una tregua. Ha ribadito il dovere di aiutare Kiev a difendersi e ha messo in guardia contro le conseguenze di un’ulteriore penetrazione russa in Ucraina, che potrebbe avvicinare il mondo a una guerra su larga scala.
Crosetto ha anche espresso sorpresa per il “doppiopesismo” di una parte della comunità internazionale, che non esercita la stessa pressione sulla Russia per fermare l’invasione e i bombardamenti in Ucraina come fa con Israele per fermare i bombardamenti a Gaza.