Nel mezzo di un’escalation di tensioni e accuse incrociate, il direttore dei servizi di sicurezza russi ha puntato il dito contro i servizi segreti ucraini, sostenendo che abbiano avuto un ruolo nell’attentato terroristico di Mosca. Secondo quanto dichiarato, gli attentatori sarebbero stati addestrati a Kiev, alimentando ulteriori controversie tra le due nazioni confinanti. La Russia ha minacciato ritorsioni e considera il capo dei servizi segreti militari ucraini come un obiettivo legittimo, aumentando la tensione già palpabile tra i due Paesi.
La Corte di Mosca ha preso una decisione significativa convertendo in arresto l’ottavo sospettato legato all’attacco al Crocus City Hall. Si tratta di un cittadino russo di origine kirghiza, accusato di aver affittato un appartamento ai presunti terroristi, aggiungendo un altro tassello all’indagine in corso e gettando luce su potenziali complicazioni legate al coinvolgimento di individui locali nei tragici eventi.
Vladimir Putin, nel tentativo di gettare chiarezza sull’accaduto, ha dichiarato che l’attacco è stato perpetrato da estremisti islamici. Tuttavia, il Presidente russo ha espresso dubbi riguardo a un coinvolgimento diretto dell’Ucraina, sollevando l’importanza di un’indagine accurata per individuare i veri mandanti dietro l’attacco terroristico, ponendo così le basi per ulteriori sviluppi investigativi.
Intanto, i quattro sospettati tagiki coinvolti nell’attentato hanno fatto la loro comparsa in tribunale con segni evidenti di violenze e tortura, suscitando serie preoccupazioni riguardo al trattamento subito durante gli interrogatori. Questo solleva interrogativi importanti sul rispetto dei diritti umani e sulla correttezza delle procedure legali adottate nel contesto di un caso così delicato e mediatico.
Le tensioni internazionali si fanno sentire anche in Europa, con Emmanuel Macron che ha rilasciato dichiarazioni in merito all’attentato di Mosca. Il Presidente francese ha evidenziato che la branca ISIS-K, coinvolta nell’attacco, aveva già tentato azioni in Francia, sottolineando la necessità di un aumento dell’allerta antiterrorismo nel Paese. Macron ha inoltre proposto una maggiore cooperazione con i servizi russi e regionali per contrastare insieme la minaccia terroristica, evidenziando l’importanza della collaborazione internazionale in materia di sicurezza.