In una recente dichiarazione il Ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha anticipato che il governo è pronto a rispondere alla richiesta di un incremento delle forze armate avanzata dal Capo di Stato Maggiore Ammiraglio Cavo Dragone. La risposta del governo però esclude categoricamente il ritorno alla leva obbligatoria, orientandosi piuttosto verso il reclutamento di soldati professionisti.
Questa mossa si inserisce in un contesto di rafforzamento della politica di difesa nazionale, in linea con il principio “Si vis pacem, para bellum” – se vuoi la pace, preparati alla guerra – che sembra guidare l’attuale indirizzo del governo Meloni in materia di sicurezza e difesa.
Crosetto ha inoltre delineato alcuni dettagli significativi riguardanti la riforma della politica di difesa, tra cui spiccano il trasferimento del controllo sull’export di armamenti dalle mani dei diplomatici a quelle di Palazzo Chigi e il ritorno alla riservatezza sulle forniture militari all’estero. Queste misure indicano un chiaro intento di rafforzare la sovranità nazionale in materia di difesa e di politica estera, nonché di garantire una maggiore sicurezza nelle operazioni internazionali.