La Germania, dopo aver abolito la coscrizione obbligatoria per i cittadini maschi nel 2011, si trova ora a considerare un ritorno al servizio di leva. La decisione è mossa dalla necessità di costruire capacità difensive più robuste in risposta alla crescente minaccia militare proveniente dalla Russia. Il commissario parlamentare per le Forze Armate tedesche, Eva Högl del Partito Socialdemocratico (SPD), ha espresso il desiderio che una nuova forma di coscrizione possa essere implementata nel prossimo mandato per affrontare la carenza di personale nella Bundeswehr, l’esercito tedesco.
Durante la presentazione del suo rapporto annuale sullo stato delle forze armate, Högl ha dichiarato: “Sono lieta che il dibattito sulla coscrizione stia prendendo slancio. Se entro la fine di questa legislatura riuscissimo ad avere un’idea di massima che possa essere attuata nella prossima [che inizierà nel 2025], sarei molto soddisfatta”. Queste dichiarazioni giungono in un momento in cui il rapporto annuale sottolinea la lentezza con cui la Germania ha costruito le proprie capacità militari, a seguito di anni di sottofinanziamento delle forze armate.
Il precedente modello tedesco di servizio militare obbligatorio per i maschi al termine della scuola è considerato obsoleto. Il ministro della Difesa, Boris Pistorius, ha mostrato interesse per il modello svedese, che ha visto un notevole incremento di riservisti da quando la Svezia ha reintrodotto la coscrizione nel 2017. In Svezia, sulla base di un questionario sulle loro capacità e interessi, circa un quarto dei diciottenni viene invitato a un esame militare annuale, e solo una frazione minore riceve poi un addestramento militare di base.
La Germania, ispirandosi ai modelli nordici, potrebbe quindi sviluppare un sistema di leva che non solo rafforzi le proprie forze armate, ma che allo stesso tempo promuova la responsabilità civica e la preparazione alla difesa nazionale tra i giovani cittadini. La discussione è ancora in corso e le decisioni finali verranno prese nei prossimi anni, con l’obiettivo di implementare il nuovo modello di servizio di leva entro il 2025.