La domenica, tradizionalmente giorno dedicato al riposo e alla famiglia, è stata per lungo tempo anche in Italia un momento sospeso dal frenetico ritmo settimanale. Fino all’entrata in vigore della “Legge Bassanini” del 1998, che ha introdotto significative liberalizzazioni, tutti gli esercizi commerciali osservavano il riposo domenicale. Oggi, si discute nuovamente sull’opportunità di ritornare a tale consuetudine, chiudendo i supermercati durante la domenica e i giorni festivi.
Il dibattito si accende attorno ai benefici che una simile scelta potrebbe comportare per la società. Guardando al modello tedesco, dove la chiusura domenicale è una realtà consolidata, si osserva un tessuto sociale che rispetta profondamente il concetto di pausa e recupero dopo una settimana di lavoro. In Germania, la maggior parte dei negozi rimane chiusa di domenica, con poche eccezioni come i chioschi nelle stazioni ferroviarie o le aree di servizio. Questa prassi non solo rispetta la tradizione, ma promuove anche un equilibrio tra vita lavorativa e personale, favorendo attività ricreative e familiari.
In Italia, la proposta di chiusura domenicale dei supermercati si scontra con la realtà di un’economia che vede nel commercio domenicale una fonte di guadagno e di occupazione. Tuttavia, è necessario interrogarsi sull’effettivo valore aggiunto di tale scelta e sui possibili impatti negativi sulla qualità della vita dei lavoratori e delle loro famiglie. La domenica lavorativa, infatti, spesso non si traduce in un miglioramento delle condizioni economiche dei dipendenti, ma piuttosto in una dilatazione dell’orario lavorativo che invade lo spazio dedicato al riposo e al tempo libero.
La chiusura domenicale potrebbe inoltre avere effetti positivi sul mercato del lavoro, nonostante le preoccupazioni espresse da alcune associazioni di categoria. Un giorno di chiusura settimanale non necessariamente comporta una riduzione degli incassi o dei consumi, ma può anzi spingere a una maggiore distribuzione degli acquisti nei giorni feriali, come dimostrato da alcuni studi. Inoltre, la chiusura domenicale potrebbe incentivare il commercio locale e le piccole imprese, che spesso non possono competere con le grandi catene aperte sette giorni su sette.
In conclusione, la proposta di chiusura domenicale dei supermercati in Italia non è un semplice ritorno al passato, ma una scelta consapevole che pone al centro il benessere dei lavoratori e la qualità della vita familiare. Riprendendo la tradizione pre-Legge Bassanini, si potrebbe riscoprire il valore di un giorno di pausa comune, fondamentale per il tessuto sociale e culturale del Paese.