In una serie di dichiarazioni rilasciate durante una visita nella città di confine di Grodno, il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha confermato che la Bielorussia si sta preparando alla guerra. Queste affermazioni, che risuonano in un contesto di crescente tensione nella regione, sono state riportate da diverse fonti di informazione internazionali.
Lukashenko, che si autodefinisce presidente della Bielorussia, ha parlato apertamente delle azioni intraprese dal suo governo per rafforzare le capacità militari del paese. Tra queste, la formazione di unità militari e la fornitura di armamenti ed equipaggiamenti alle forze armate. Nonostante il tono bellicoso, Lukashenko ha espresso la speranza che la guerra possa essere evitata, sottolineando che la Bielorussia non desidera entrare in conflitto, ma si prepara a questa eventualità come misura precauzionale.
“Non dovete credere a chi dice che vogliamo combattere. Ci stiamo preparando alla guerra, lo dico apertamente. Se volete la pace, preparatevi alla guerra, non sono stato io a dirlo. È una frase molto ben detta”
Le dichiarazioni di Lukashenko seguono quelle fatte nel febbraio 2023, quando aveva già dichiarato la disponibilità della Bielorussia a offrire il proprio territorio per un possibile attacco russo all’Ucraina. Questo impegno si rafforza con la recente affermazione che la Bielorussia si unirà al conflitto nel caso in cui l’Ucraina attacchi.
Queste dichiarazioni hanno suscitato preoccupazione a livello internazionale, poiché la Bielorussia confina con diversi paesi membri della NATO e l’escalation di un conflitto potrebbe avere conseguenze significative per la sicurezza europea. Lukashenko, spesso descritto come un dittatore, ha usato un linguaggio che riflette un antico adagio: “Se vuoi la pace, preparati alla guerra”, evidenziando una strategia difensiva che, tuttavia, non esclude la possibilità di un’offensiva.
La situazione richiede un’attenta osservazione da parte della comunità internazionale, in quanto le tensioni nella regione potrebbero portare a sviluppi imprevedibili. La comunità internazionale rimane in allerta, mentre la Bielorussia continua a prepararsi per un’eventualità che tutti sperano possa essere evitata.