Durante una recente audizione davanti al Comitato per le Assegnazioni della Camera degli Stati Uniti, l’amministratore della NASA, Bill Nelson, ha espresso serie preoccupazioni riguardo le intenzioni spaziali della Cina, descrivendo il programma spaziale cinese come profondamente intrecciato con obiettivi militari. Nelson ha sottolineato che, nonostante le apparenze di un programma civile, vi sono significative attività militari nascoste che potrebbero rappresentare una minaccia per la sicurezza spaziale globale.
La Cina ha fatto passi da gigante nello spazio negli ultimi dieci anni, aumentando il numero dei suoi satelliti in orbita e sviluppando tecnologie avanzate come i missili ipersonici e le stazioni spaziali permanentemente abitate. Tuttavia, secondo Nelson, molti di questi progressi potrebbero avere applicazioni duali, civili e militari, che la Cina non sta divulgando apertamente.
Questa segretezza è fonte di preoccupazione per gli Stati Uniti, che vedono una potenziale corsa alla Luna e oltre come una questione di sicurezza nazionale. Nelson ha enfatizzato l’importanza di una presenza americana sulla Luna prima che la Cina possa stabilire le proprie basi, suggerendo che il controllo di aree strategiche dello spazio potrebbe tradursi in vantaggi militari significativi.
In risposta a queste sfide, la NASA ha richiesto un budget di 25,4 miliardi di dollari per il 2025, con l’obiettivo di mantenere il vantaggio tecnologico degli Stati Uniti nello spazio. Questo finanziamento supporterebbe missioni cruciali come il ritorno degli astronauti americani sulla Luna nel 2026, attraverso il programma Artemis 3, che mira a garantire che gli Stati Uniti rimangano all’avanguardia nella nuova era dell’esplorazione spaziale.
L’audizione di Nelson arriva in un momento di crescente tensione tra gli Stati Uniti e la Cina riguardo le ambizioni spaziali. Mentre la Cina continua a sviluppare il suo programma spaziale con piani ambiziosi, come l’invio di astronauti sulla Luna entro il 2030, gli Stati Uniti sono determinati a non rimanere indietro nella competizione spaziale, sottolineando l’importanza di una vigilanza continua e di un impegno rinnovato nella ricerca e innovazione spaziale.
Fonte: Sky News