Nelle prime ore del 19 aprile 2024, Israele ha lanciato un attacco contro l’Iran, colpendo specificamente una base militare nei pressi di Esfahan. Questa azione rappresenta una risposta diretta agli attacchi subiti da Israele nel fine settimana, quando l’Iran aveva lanciato centinaia di missili e droni.
Le autorità iraniane hanno immediatamente attivato il sistema di difesa aerea e hanno riferito che gli impianti nucleari nella regione sono rimasti intatti e “completamente sicuri”. Nonostante le forti esplosioni riportate, non ci sono state conferme immediate di danni significativi o vittime.
L’attacco ha avuto ripercussioni anche in Siria, dove sono stati segnalati attacchi contro posizioni militari nel sud del paese, indicando una più ampia operazione militare israeliana che coinvolge anche le milizie sciite alleate dell’Iran.
Gli Stati Uniti, pur essendo stati informati in anticipo da Israele riguardo l’intenzione di effettuare un contrattacco, hanno dichiarato di non aver approvato l’azione. Questo sottolinea una certa cautela da parte americana riguardo l’escalation militare nella regione.
Questo sviluppo segna un’escalation significativa nel conflitto tra Israele e Iran, inserendosi in un contesto più ampio di tensioni regionali che coinvolgono anche attori statali e non statali come Hamas e Hezbollah. La situazione rimane estremamente fluida, con possibili ulteriori sviluppi che potrebbero influenzare la stabilità dell’intera regione del Medio Oriente.