Milano sta per adottare una delle politiche antifumo più severe d’Italia, estendendo il divieto di fumo a tutti gli spazi pubblici all’aperto, inclusi strade, piazze e marciapiedi. Questa misura, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2025, segue l’esempio di Torino e rafforza le restrizioni già in atto in diverse aree della città, come parchi e fermate dei mezzi pubblici.
La decisione, presa dal comune di Milano nel novembre 2020, mira a trasformare la città in un ambiente “smoke free”, riducendo l’inquinamento da particelle nocive, come il PM10, e proteggendo la salute pubblica. Le multe per i trasgressori varieranno da 40 a 240 euro, a seconda della gravità dell’infrazione.
Nonostante il divieto esteso, i fumatori non saranno completamente privati della possibilità di fumare. Saranno infatti designate specifiche aree isolate, dove sarà permesso fumare mantenendo una distanza di almeno dieci metri dagli altri presenti. Queste aree saranno le uniche eccezioni in cui il fumo sarà tollerato all’aperto.
È interessante notare che, mentre i prodotti del tabacco saranno soggetti a restrizioni severe, le sigarette elettroniche continueranno ad essere permesse all’aperto. Questa distinzione potrebbe incentivare alcuni fumatori a passare a opzioni potenzialmente meno nocive.
Questa politica si inserisce in un contesto più ampio di iniziative antifumo adottate da varie città italiane. Ad esempio, Torino ha recentemente introdotto una regolamentazione che obbliga i fumatori a mantenere una distanza di cinque metri dalle altre persone quando fumano all’aperto, con multe di 100 euro per chi non rispetta la norma.
L’approccio di Milano al divieto di fumo è parte di un movimento più ampio verso città più pulite e salubri, riflettendo una crescente consapevolezza pubblica e politica dell’importanza della qualità dell’aria e della salute pubblica. Con l’attuazione di queste misure, Milano si pone all’avanguardia nella lotta contro il fumo in Italia, sperando di creare un precedente che altre città possano seguire.