In un contesto di crescente pressione politica e di dibattiti accesi, il primo ministro del Regno Unito, Rishi Sunak, sta esortando la Camera dei Lord, l’organo non eletto del parlamento britannico, a smettere di bloccare il disegno di legge che consentirebbe alle autorità di deportare alcuni richiedenti asilo in Ruanda. Questa mossa è parte di un tentativo di Sunak di mantenere la promessa elettorale di “fermare le barche” che trasportano migranti illegalmente nel Regno Unito.
Il disegno di legge, noto come Safety of Rwanda Bill, è stato introdotto in risposta a una sentenza della Corte Suprema che ha impedito i voli di deportazione a causa dell’incapacità del governo di garantire la sicurezza dei migranti inviati in Ruanda. Dopo aver firmato un nuovo trattato con il Ruanda per rafforzare le protezioni per i migranti, il governo ha proposto la nuova legislazione, dichiarando il Ruanda un paese sicuro.
La Camera dei Comuni ha già discusso il disegno di legge, che è stato poi esaminato dalla Camera dei Lord. Il disegno di legge è stato bloccato per due mesi, rimbalzando tra le due camere del Parlamento, con i Lord che hanno proposto emendamenti successivamente respinti dai Comuni. I Lord non hanno il potere di annullare la legislazione, ma il loro assenso è necessario affinché possa diventare legge.
Il Partito Conservatore, al governo, intende trasferire alcuni richiedenti asilo in Ruanda come deterrente, sperando di scoraggiare i migranti dal tentare il pericoloso viaggio attraverso la Manica su imbarcazioni gonfiabili. Questa strategia, perseguita da tre primi ministri negli ultimi due anni, è stata finora ostacolata da una serie di sentenze giudiziarie e da una forte opposizione da parte degli avvocati dei migranti, che sostengono sia illegale e disumana.
Lord Alex Carlile, membro indipendente della Camera dei Lord, sostiene che gli emendamenti sono intesi a correggere una legislazione “mal concepita, mal redatta, inappropriata” e che è “illegale secondo l’attuale diritto britannico e internazionale”. Queste dichiarazioni evidenziano la complessità e la controversia che circonda il disegno di legge, che ha suscitato critiche non solo all’interno del parlamento, ma anche da organizzazioni per i diritti umani e gruppi di sostegno ai migranti.
Sunak ha programmato una conferenza stampa per lunedì mattina per rivolgersi direttamente al pubblico dopo aver promesso la scorsa settimana che il Parlamento sarebbe rimasto in sessione fino all’approvazione della legislazione. Il primo ministro rimane fermo nel suo impegno, affermando che “nessun tribunale estero ci impedirà di attuare questi voli” e che i piani sono in atto per la partenza dei voli, nonostante gli ostacoli.
La situazione attuale è un chiaro riflesso delle tensioni politiche e sociali che circondano la questione dell’immigrazione nel Regno Unito, e il risultato di questa battaglia legislativa avrà implicazioni significative non solo per i migranti coinvolti, ma anche per la posizione del Regno Unito nel contesto internazionale dei diritti umani e del trattamento dei richiedenti asilo.
Fonte: Associated Press