Stati Uniti, sanzioni contro unità militari israeliane per abusi sui diritti umani

L’amministrazione Biden valuta sanzioni contro unità delle Forze di difesa israeliane e della polizia, accusate di violare i diritti umani dei palestinesi.
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L’attuale amministrazione statunitense, guidata dal presidente Joe Biden, sta esaminando la possibilità di estendere le sanzioni a ulteriori unità militari israeliane oltre al battaglione Netzah Yehuda. Quest’ultimo, composto prevalentemente da nazionalisti ebrei ultraortodossi, è già stato oggetto di sanzioni a seguito di un’indagine durata oltre un anno da parte del Dipartimento di Stato USA, che ha evidenziato presunte violazioni dei diritti umani.

Il quotidiano “The Times of Israel” ha riportato la notizia, citando due fonti statunitensi ben informate. Le sanzioni in questione, come riportato da “Axios”, prevederebbero il divieto di trasferimento di armamenti statunitensi all’unità incriminata e l’interdizione per i suoi soldati di partecipare ad addestramenti o attività finanziate dagli Stati Uniti, in conformità con le leggi Leahy.

Il battaglione Netzah Yehuda è stato al centro di numerose polemiche in passato, legate a episodi di estremismo di destra e violenza nei confronti dei palestinesi, tra cui la morte di Omar As’ad, un anziano palestinese con cittadinanza statunitense, avvenuta nel 2022.

La prospettiva di sanzioni aggiuntive ha suscitato una forte reazione da parte del governo israeliano. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha espresso la sua contrarietà, sottolineando gli sforzi intrapresi nelle ultime settimane per prevenire l’imposizione di sanzioni contro i cittadini israeliani, anche attraverso dialoghi con alti funzionari dell’amministrazione USA. Netanyahu ha inoltre evidenziato che tali sanzioni costituirebbero un pericoloso precedente e invierebbero un messaggio sbagliato ai nemici di Israele.

“Le sanzioni non devono essere imposte alle forze di difesa israeliane. Nelle ultime settimane ho lavorato contro l’imposizione di sanzioni contro i cittadini israeliani, anche nelle mie conversazioni con alti funzionari dell’amministrazione Usa. In un momento in cui i nostri soldati combattono i mostri del terrore, l’intenzione di imporre sanzioni contro un’unità dell’esercito rappresenta il massimo dell’assurdità e un basso livello morale. Il governo da me presieduto si opporrà con ogni mezzo a queste iniziative”

La situazione rimane tesa, con l’amministrazione Biden che si trova a dover bilanciare la necessità di mantenere una forte alleanza con Israele e l’impegno verso la tutela dei diritti umani. La decisione finale sulle sanzioni è attesa con grande attenzione da tutte le parti interessate, consapevoli delle possibili ripercussioni sul delicato equilibrio geopolitico della regione.

Fonte: Agenzia Nova

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