Il costo del caffè espresso nei bar italiani sta vivendo un periodo di significativo aumento. Secondo un’analisi di Assoutenti, il prezzo medio di una tazzina di caffè ha raggiunto 1,20 euro, con un incremento del 14,9% rispetto al 2021, quando il costo medio era di 1,03 euro.
Le ragioni dietro questi rincari sono molteplici. In primo luogo, le avverse condizioni meteorologiche in Brasile, uno dei maggiori produttori di caffè a livello mondiale, hanno ridotto la disponibilità di caffè sul mercato, spingendo al rialzo i prezzi. Inoltre, il cambio euro-dollaro e l’aumento dei costi di trasporto hanno ulteriormente aggravato la situazione, rendendo più costoso per gli importatori portare il caffè in Italia.
Tra le città italiane, Bolzano si distingue per avere il prezzo medio più alto, con 1,38 euro a tazzina, seguita da Trento con 1,31 euro. Al contrario, Catanzaro si conferma come la città con il prezzo più basso, a soli 0,99 euro per tazzina, superando anche Napoli dove il costo è di 1,05 euro.
La provincia di Pescara ha registrato il maggiore incremento di prezzo dal 2021, con un aumento del 28%, seguita da Bari con un aumento del 24,4%. Questi dati riflettono una tendenza nazionale verso un incremento dei costi che potrebbe non arrestarsi nel breve termine. Infatti, gli esperti del settore prevedono ulteriori rincari, avvicinando il costo di una tazzina di caffè al bar alla soglia dei 2 euro.
In questo contesto, i consumatori italiani si trovano a dover affrontare non solo l’aumento dei prezzi al bar, ma anche per il caffè in polvere venduto nei supermercati. Gli importatori e i torrefattori hanno lanciato un allarme riguardo una “tempesta perfetta” sui prezzi, causata da una concomitanza di fattori avversi che potrebbero portare a ulteriori e significativi rincari nel prossimo futuro.
