Nuova Zelanda – Questa sera, il 23 aprile 2024, si terrà un evento spaziale di rilievo con il lancio del sistema avanzato di vela solare composita (ACS3) della NASA, che verrà messo in orbita grazie al razzo Electron di Rocket Lab. Il lancio è programmato dalla base di lancio di Rocket Lab in Nuova Zelanda e sarà possibile seguirlo in diretta streaming su Space.com o sul sito web di Rocket Lab, a partire da 30 minuti prima dell’apertura della finestra di lancio di un’ora alle 18:00 EDT (22:00 GMT; 10:00 del 24 aprile ora neozelandese).
La tecnologia della vela solare, che sfrutta la leggera forza della luce solare per la propulsione, ha guadagnato notevole attenzione per la sua efficienza e capacità di risparmio di carburante. Missioni precedenti come Ikaros del Giappone e LightSail 2 della Planetary Society hanno già dimostrato l’efficacia di questa tecnologia. L’ACS3 mira a costruire su questi successi, con l’obiettivo di testare il dispiegamento di nuovi bracci compositi che srotoleranno la vela solare, di dimensioni approssimative di 9 metri per lato, simili a quelle di un piccolo appartamento.
I dati raccolti durante la dimostrazione saranno utilizzati per progettare sistemi di vela solare composita su larga scala per satelliti di allerta precoce per il clima spaziale, missioni di ricognizione di asteroidi e altre piccole entità, nonché missioni per osservare le regioni polari del sole.
ACS3 è il carico secondario in questa missione, denominata “Beginning of the Swarm”, il cui passeggero principale è NEONSAT-1, un satellite di osservazione terrestre sviluppato dal Satellite Technology Research Center presso il Korea Advanced Institute of Science and Technology. NEONSAT-1 utilizzerà una telecamera ad alta risoluzione e tecnologia di intelligenza artificiale per monitorare e tracciare disastri naturali lungo la costa coreana.
“Beginning of the Swarm” segna il quinto lancio orbitale di Rocket Lab del 2024 e il 47° in totale. La maggior parte dei lanci dell’azienda ha avuto luogo dal loro sito in Nuova Zelanda, sulla penisola di Mahia, con alcune eccezioni presso il Wallops Flight Facility della NASA in Virginia. Questo evento non solo evidenzia l’innovazione continua nel campo della propulsione spaziale ma anche l’importanza crescente della collaborazione internazionale nella ricerca e sviluppo aerospaziale.