Sulaymaniyya, Iraq – L’Italia è pronta a espandere il proprio impegno nella formazione militare nel Kurdistan iracheno, con piani per intensificare l’addestramento dei peshmerga e l’apertura di una nuova base addestrativa. Questo sforzo fa parte dell’operazione “Prima Parthica”, una missione militare italiana che ha lo scopo di rafforzare le capacità delle forze di sicurezza curde.
Attualmente, i militari italiani sono impegnati in due basi nella Regione autonoma del Kurdistan, dove addestrano i peshmerga in tecniche di combattimento urbano e montano, oltre a prepararli a fronteggiare minacce come ordigni esplosivi improvvisati e attacchi chimici e batteriologici. Inoltre, i militari italiani formano soccorritori militari, essenziali per le operazioni di salvataggio in zone di conflitto.
La nuova base sarà situata a Sulaymaniyya, circa 200 chilometri a sud-est di Erbil, e si aggiungerà alle già esistenti a Benaslava e ad Atrush. Questa espansione mira a migliorare ulteriormente le capacità di risposta e di intervento dei peshmerga di fronte alle sfide di sicurezza nella regione.
Dal 2023, l’impegno italiano ha già visto risultati significativi: sono stati formati 1.970 peshmerga e 3.018 agenti di polizia iracheni a Baghdad. Quest’anno, fino ad ora, 424 operatori peshmerga e 989 agenti iracheni hanno ricevuto formazione. Questi numeri sottolineano l’importanza e l’efficacia dell’addestramento italiano, che non solo migliora le capacità militari dei peshmerga, ma contribuisce anche alla stabilità regionale.
L’operazione “Prima Parthica” prende il nome dalla legione romana Prima Parthica, e si svolge principalmente nella base Camp Singara a Erbil, dove operano circa 300 soldati italiani sotto il comando del colonnello Francesco Serafini. Questa missione rappresenta un elemento cruciale nella strategia italiana di supporto alle forze locali, in un contesto geopolitico in rapida evoluzione e sempre più complesso.