Facebook e Instagram sotto esame della UE per violazioni del Digital Services Act

L’UE ha avviato indagini formali su Facebook e Instagram, di proprietà di Meta, per presunte violazioni del Digital Services Act, incluse insufficienti misure contro la disinformazione.

Bruxelles, Europa – L’Unione Europea, attraverso la Commissione Europea, ha recentemente intensificato il suo scrutinio nei confronti di Meta Platforms, la società madre di Facebook e Instagram, per presunte violazioni del Digital Services Act (DSA). Questa mossa segue le crescenti preoccupazioni riguardo alla gestione della disinformazione e della pubblicità ingannevole sulle piattaforme social durante il periodo precedente alle elezioni dell’UE, previste per giugno 2024.

Le indagini si concentrano su diverse aree chiave. Primo, la Commissione Europea ha sollevato questioni riguardo alla capacità di Meta di moderare efficacemente i contenuti politici e di prevenire la diffusione di comportamenti inautentici coordinati. In particolare, si teme che Meta non abbia sostituito adeguatamente strumenti come CrowdTangle, essenziali per monitorare la disinformazione in tempo reale durante le elezioni.

Un altro punto critico riguarda la gestione delle pubblicità ingannevoli e l’uso di intelligenza artificiale per creare annunci che potrebbero influenzare indebitamente i processi elettorali. La Commissione ha espressamente menzionato la sua preoccupazione per le “pubblicità ingannevoli, campagne di disinformazione e comportamenti inautentici coordinati” che potrebbero mettere a rischio i processi elettorali e la protezione dei consumatori.

In risposta alle accuse, Meta ha affermato di avere processi ben stabiliti per identificare e mitigare i rischi sulle sue piattaforme e si è detta desiderosa di collaborare con la Commissione Europea per fornire ulteriori dettagli sulle sue operazioni di moderazione dei contenuti.

Questa indagine rappresenta un momento cruciale per la regolamentazione delle grandi piattaforme digitali nell’UE. Il DSA, che mira a rafforzare la responsabilità delle piattaforme online e a migliorare la protezione degli utenti, impone severe sanzioni per le violazioni, che possono arrivare fino al 6% del fatturato globale annuo dell’azienda. La decisione di procedere con un’indagine formale sottolinea l’impegno dell’UE a garantire un ambiente digitale sicuro e trasparente, soprattutto in vista delle imminenti elezioni europee.

L’esito di queste indagini potrebbe avere implicazioni significative non solo per Meta, ma per l’intero settore tecnologico, evidenziando l’importanza crescente di una regolamentazione efficace nel contesto digitale globale.

Fonte: Associated Press

Add a comment

Lascia un commento