Google, fasi finali per il Processo dell’Antitrust: “È un monopolio illegale”

Il processo dell’Antitrust contro Google si avvicina alla conclusione con le argomentazioni finali, mettendo in luce le pratiche monopolistiche dell’azienda e le possibili ripercussioni per il settore tecnologico.
Credit © Greg Bulla

Washington D.C., Stati Uniti – Il processo dell’Antitrust contro Google, iniziato a Washington D.C., sta per concludere una delle sue fasi più critiche. Dopo dieci settimane di dibattimenti, le argomentazioni finali sono state presentate, segnando un momento decisivo per il futuro del colosso della ricerca online.

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha accusato Google di mantenere il suo dominio nel mercato dei motori di ricerca attraverso pratiche anticoncorrenziali, sostenendo che l’azienda ha stretto accordi esclusivi con giganti come Apple per garantirsi l’esclusiva nelle ricerche su dispositivi e browser, pagando miliardi di dollari all’anno per questi privilegi. Questi accordi, secondo l’accusa, hanno ostacolato la concorrenza e mantenuto artificialmente alta la quota di mercato di Google, che gestisce circa il 90% delle ricerche online negli Stati Uniti.

La preminenza di Google come motore di ricerca su Internet è un monopolio illegale sostenuto da oltre 20 miliardi di dollari spesi ogni anno dal gigante tecnologico per bloccare la concorrenza

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Google, d’altra parte, ha difeso le sue pratiche sostenendo che la superiorità del suo motore di ricerca è il risultato di un prodotto superiore e che gli utenti preferiscono Google per la qualità dei suoi servizi. L’azienda ha anche messo in evidenza come sia relativamente semplice per gli utenti cambiare motore di ricerca se lo desiderano, nonostante le impostazioni predefinite.

Il giudice Amit Mehta, che presiede il caso, si trova ora di fronte alla difficile decisione di stabilire se Google abbia effettivamente violato le leggi antitrust per mantenere il suo status monopolistico. Una sentenza contro Google potrebbe non solo imporre restrizioni significative alle sue operazioni, ma potrebbe anche segnare un precedente importante per altri giganti tecnologici sotto scrutinio per pratiche simili.

Le implicazioni di una decisione sfavorevole per Google sono vastissime. Potrebbe portare a una fase di rimedi in cui si discuteranno misure specifiche per aumentare la concorrenza nel mercato, come la possibile scissione di alcune delle sue attività o restrizioni più severe sui suoi accordi commerciali. Inoltre, una sentenza contro Google potrebbe rafforzare i casi antitrust in corso contro altre grandi aziende tecnologiche, influenzando profondamente l’intero settore tecnologico e pubblicitario online.

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