Rovigo, Veneto – Le forze dell’ordine di Rovigo hanno individuato e denunciato un uomo di 42 anni, residente in Polesine, come il presunto “Fleximan”, il misterioso vandalo che ha abbattuto numerosi autovelox nel Veneto. L’uomo, un operaio metalmeccanico originario di Padova, è stato accusato di danneggiamento dopo che una serie di indagini ha portato alla perquisizione della sua abitazione, dove sono stati trovati strumenti compatibili con i danneggiamenti.
L’uomo accusato di essere Fleximan si chiama Enrico Mantoan, ha 42 anni ed è stato segretario provinciale di Forza Nuova. I carabinieri di Adria gli attribuiscono 5 colpi dei 15 con cui sono stati abbattuti degli autovelox in provincia di Rovigo. Ad incastrarlo la telecamera vicina all’autovelox assaltato a Rosolina (Rovigo), sulla Romea, la notte del 3 gennaio 2024.
Il soprannome “Fleximan” deriva dall’uso di un flessibile per tagliare i pali che sorreggono gli autovelox. Gli episodi contestati all’indagato includono cinque atti vandalici avvenuti tra il 2023 e il 2024: due a Bosaro, uno a Corbola, uno a Taglio di Po e l’ultimo a Rosolina, lungo la Statale 309 Romea. Il modus operandi è sempre lo stesso: un taglio netto con il flessibile del palo che sorregge l’apparecchiatura.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Rovigo, hanno stretto il cerchio attorno al sospettato grazie alla collaborazione tra i Carabinieri di Adria e il Nucleo operativo radiomobile. La perquisizione domiciliare ha portato al sequestro di attrezzature che potrebbero essere state utilizzate per i danneggiamenti, fornendo elementi utili agli investigatori.
Il caso di Fleximan ha suscitato un ampio dibattito pubblico, dividendo l’opinione tra chi vede il vandalo come un “eroe” che combatte contro le multe ingiuste e chi lo considera un criminale che danneggia beni pubblici. Sui social media, Fleximan ha guadagnato una certa notorietà, con numerosi gruppi di supporto e meme che celebrano le sue azioni. Tuttavia, le autorità hanno avvertito che tali manifestazioni di sostegno potrebbero configurarsi come apologia di reato, un’azione punibile dalla legge.
Il procuratore di Treviso, Marco Martani, ha sottolineato che le azioni di Fleximan non solo violano il Codice della Strada, che vieta il danneggiamento dei manufatti stradali, ma anche il Codice penale, che prevede pene severe per la distruzione di beni mobili o immobili altrui. Inoltre, potrebbe essere contestata anche l’interruzione di pubblico servizio, con pene che possono arrivare fino a un anno di reclusione.
Le indagini continuano per determinare se l’uomo agisse da solo o se fosse parte di un gruppo più ampio. Nel frattempo, le autorità locali stanno valutando misure per prevenire ulteriori atti vandalici e ripristinare gli autovelox danneggiati, nonostante le pressioni di alcuni cittadini che chiedono la rimozione di questi dispositivi.