In un’operazione su scala nazionale, la polizia italiana ha denunciato 103 persone coinvolte nello stoccaggio illecito di rifiuti. L’operazione, che ha interessato diverse regioni del Paese, ha portato alla scoperta di numerosi siti di smaltimento illegale, evidenziando un problema diffuso e preoccupante.
Le indagini, coordinate dalla Direzione Centrale per la Polizia Criminale, hanno coinvolto diverse unità operative locali, che hanno effettuato controlli approfonditi in numerose località. Tra le regioni maggiormente interessate dall’operazione figurano la Lombardia, il Lazio, la Campania, la Sicilia e la Puglia.
In Lombardia, le forze dell’ordine hanno scoperto diversi siti di stoccaggio illegale, tra cui un capannone industriale a Milano dove erano accumulati rifiuti pericolosi senza alcuna misura di sicurezza. A Brescia, un’azienda è stata trovata a smaltire rifiuti tossici in un’area non autorizzata, mettendo a rischio la salute pubblica e l’ambiente.
Nel Lazio, l’operazione ha portato alla scoperta di un vasto deposito di rifiuti elettronici a Roma, dove venivano accumulati e smaltiti illegalmente componenti elettronici altamente inquinanti. A Frosinone, un’azienda agricola è stata denunciata per aver utilizzato terreni agricoli come discarica abusiva di rifiuti industriali.
In Campania, la polizia ha individuato un sito di stoccaggio illegale a Napoli, dove venivano smaltiti rifiuti ospedalieri senza alcuna precauzione sanitaria. A Caserta, un’azienda di smaltimento rifiuti è stata trovata a operare senza le necessarie autorizzazioni, accumulando rifiuti pericolosi in un’area residenziale.
In Sicilia, le indagini hanno portato alla scoperta di un deposito illegale di rifiuti a Palermo, dove venivano stoccati materiali tossici in condizioni precarie. A Catania, un’azienda è stata denunciata per aver smaltito rifiuti chimici in un’area non autorizzata, contaminando il suolo e le falde acquifere.
In Puglia, la polizia ha scoperto un sito di stoccaggio illegale a Bari, dove venivano accumulati rifiuti industriali senza alcuna misura di sicurezza. A Taranto, un’azienda è stata trovata a smaltire rifiuti pericolosi in un’area agricola, mettendo a rischio la salute dei residenti e l’ambiente circostante.
L’operazione ha messo in luce la gravità del problema dello smaltimento illecito di rifiuti in Italia, evidenziando la necessità di un controllo più rigoroso e di sanzioni più severe per chi viola le normative ambientali. Le autorità hanno sottolineato l’importanza della collaborazione tra le diverse forze dell’ordine e le istituzioni locali per contrastare efficacemente questo fenomeno.
Le indagini proseguiranno per individuare ulteriori responsabili e per bonificare le aree contaminate, al fine di tutelare la salute pubblica e l’ambiente.