Le elezioni europee del 2024 si profilano come un appuntamento cruciale per il futuro dell’Unione Europea, coinvolgendo i cittadini dei 27 Stati membri in un processo democratico fondamentale. Questo evento, previsto dal 6 al 9 giugno 2024, non solo determinerà la composizione del Parlamento Europeo per i prossimi cinque anni ma rappresenterà anche un’occasione per i cittadini europei di esprimere le proprie preferenze politiche su scala continentale.
Con una popolazione elettorale che supera i 359 milioni di persone, le elezioni europee sono un esempio significativo di partecipazione democratica transnazionale. La guida che segue offre una panoramica dettagliata su come e quando si vota, chi può partecipare al voto, i candidati, la legge elettorale e la suddivisione dei seggi tra gli Stati membri, fornendo agli elettori tutte le informazioni necessarie per esercitare consapevolmente il proprio diritto di voto.
L’Unione Europea conta 27 Stati membri, con una popolazione di circa 446,7 milioni di cui circa 359 milioni di persone aventi diritto al voto. Secondo i dati Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea, il Paese con più aventi diritto di voto è la Germania (64,9 milioni di cittadini), seguita da Francia (49,7 milioni) e Italia (47 milioni). I cittadini che hanno acquisito il diritto di voto dopo le elezioni europee del 2019 saranno circa 20,9 milioni, di cui 5,1 milioni in Germania, 4 milioni in Francia e 2,8 milioni in Italia.
Composizione del Parlamento Europeo
Il Parlamento Europeo sarà composto da 720 deputati, un aumento rispetto ai 705 precedenti, per adeguarsi alle variazioni demografiche tra gli Stati membri e così l’Ue ha assegnato 15 seggi in più a 11 Paesi. Gli Stati che hanno più europarlamentari sono Germania (96 seggi), Francia (81), Italia (76), Spagna (61), Polonia (53).
Legge Elettorale e Candidati
La legge elettorale per le elezioni europee non è uniforme in tutti gli Stati membri, ma deve rispettare il principio della rappresentanza proporzionale. Tra i diversi Paesi membri dell’Unione esistono però delle differenze: ad esempio in l’Italia si potranno esprimere delle preferenze ovvero, gli elettori potranno segnare fino a un massimo di tre nomi nella stessa lista, purché i candidati scelti siano di sesso diverso. In altri Paesi, come Germania, Francia e Spagna, le preferenze non sono previste. In Italia per poter accedere alla ripartizione dei seggi le liste devono raggiungere il 4% dei voti su base nazionale.
Circoscrizioni Nazionali
La Circoscrizione Nord-Occidentale comprende Valle d’Aosta, Liguria, Piemonte e Lombardia essendo la più popolosa esprime 20 seggi. Nella Circoscrizione Nord-Orientale fanno parte Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Veneto ed elegge 15 deputati. La Circoscrizione Centrale è formata da Lazio, Marche, Toscana e Umbria ed elegge 15 seggi. La Circoscrizione Meridionale comprende Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Puglia con 18 seggi. Infine la Circoscrizione Isole, formata da Sardegna e Sicilia che ha diritto a 8 eurodeputati.
Chi Può Votare
Tutti i cittadini dell’UE che hanno compiuto 18 anni possono votare, ad eccezione di Austria, Belgio, Malta e Germania, dove l’età minima è 16 anni, e in Grecia, 17 anni. I cittadini dell’UE residenti in un altro Stato membro possono votare per i rappresentanti del loro paese di residenza.
Date e Modalità di Voto in Italia
In Italia, le urne saranno aperte sabato 8 giugno dalle 14:00 alle 22:00 e domenica 9 giugno dalle 7:00 alle 23:00. Gli italiani residenti all’estero e iscritti all’AIRE, così come i cittadini europei residenti in Italia, possono votare seguendo procedure specifiche stabilite per garantire la loro partecipazione votando presso i seggi elettorali allestiti dalle sedi diplomatico-consolari italiane del Paese di residenza.
Elezioni Europee 2024, come si vota
Gli elettori italiani dovranno votare nel seggio elettorale a cui sono iscritti e che risulta indicato sulla tessera elettorale. L’elettore dovrà apporre una X sul simbolo della lista che vuole votare e sarà altresì possibile esprimere fino a un massimo di tre preferenze, purché siano di sesso diverso, per favorire la parità di genere.