Enna, Sicilia – La Sicilia sta vivendo una delle peggiori siccità degli ultimi decenni, con conseguenze drammatiche per l’ambiente e l’economia dell’isola. Uno degli effetti più evidenti di questa crisi idrica è il prosciugamento del lago di Pergusa, l’unico lago naturale della Sicilia, situato nei pressi di Enna.
Le immagini riprese da un drone mostrano una situazione allarmante: del lago rimane solo una piccola pozza d’acqua stagnante. Questo bacino, un tempo celebrato dal poeta romano Ovidio per la sua bellezza e la sua “primavera perpetua”, è ora ridotto a un’ombra di ciò che era. Il prosciugamento del lago di Pergusa non è solo una perdita paesaggistica, ma rappresenta una seria minaccia per la biodiversità locale. Il lago è infatti un importante punto di sosta per gli uccelli migratori tra Africa ed Europa, e ospita diverse specie di pesci, molluschi e micro-invertebrati.
#Siccità, il lago di #Pergusa è a secco: le immagini del #drone mostrano il bacino completamente prosciugato dalla siccità che ha colpito la #Sicilia pic.twitter.com/Pnnr6uJM3z
— Local Team (@localteamit) July 10, 2024
La siccità che ha colpito la Sicilia è il risultato di una combinazione letale di temperature elevate e scarse precipitazioni. Negli ultimi sei mesi del 2023, l’isola ha ricevuto solo 150 millimetri di pioggia, portando il governo regionale a dichiarare lo stato di emergenza. Gli esperti avvertono che questa potrebbe essere la terza peggiore crisi idrica mai registrata sull’isola.
Le conseguenze della siccità si estendono ben oltre il lago di Pergusa, colpendo duramente l’agricoltura siciliana. I raccolti di grano, agrumi, mandorle, olive e uva sono a rischio, con perdite stimate che superano il miliardo di euro. Gli allevatori sono particolarmente colpiti, con il rischio di dover abbattere il bestiame a causa della mancanza di acqua e foraggio.
Una volta, non troppo distante da Enna, si poteva ammirare il lago di #Pergusa. Ora non c'è più: le immagini mostrano l'effetto della #siccità che sta colpendo la Sicilia pic.twitter.com/40TWuImo74
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La crisi idrica sta anche mettendo a dura prova il settore turistico dell’isola. Ad Agrigento, famosa per la Valle dei Templi, gli hotel e i bed and breakfast stanno rifiutando le prenotazioni a causa della mancanza d’acqua. Alcuni proprietari di strutture ricettive hanno dovuto installare filtri su docce e lavandini per conservare l’acqua, compromettendo l’esperienza dei visitatori.
Le autorità stanno cercando di affrontare l’emergenza con diverse misure. Il governo italiano ha stanziato inizialmente 20 milioni di euro per far fronte alla situazione, ma molti ritengono che questi fondi siano insufficienti. Sono state imposte restrizioni sull’uso dell’acqua, con alcune città che chiedono ai residenti di ridurre il consumo fino al 45%.
La crisi attuale mette in luce anche problemi di lungo corso nella gestione delle risorse idriche della Sicilia. Gli esperti sottolineano la necessità di migliorare le infrastrutture idriche e di adottare pratiche agricole più sostenibili. Inoltre, si sta discutendo la possibilità di diversificare il calendario turistico della Sicilia oltre la stagione estiva per alleviare la pressione sulle risorse idriche durante i mesi più caldi.
Il prosciugamento del lago di Pergusa e la grave siccità in Sicilia sono un chiaro segnale dell’impatto del cambiamento climatico sulla regione mediterranea. Senza interventi significativi e una gestione più sostenibile delle risorse idriche, la Sicilia rischia di affrontare crisi idriche sempre più frequenti e severe nel futuro, con conseguenze potenzialmente devastanti per l’ambiente, l’economia e la qualità della vita sull’isola.