La recente prestazione di Gianmarco Tamberi alle Olimpiadi di Parigi 2024 ha scatenato una controversia che va oltre il mondo dello sport, coinvolgendo esperti medici e sollevando importanti questioni sulla salute degli atleti di alto livello.
Il professor Matteo Bassetti, noto infettivologo, ha duramente criticato le dichiarazioni di Gianmarco Tamberi riguardo al suo dimagrimento e ai problemi di salute affrontati durante la preparazione olimpica. Bassetti accusa l’atleta di “improvvisarsi medico” e di diffondere informazioni inesatte, in particolare riguardo alla relazione tra aumento di peso e calcoli renali.
Nelle settimane precedenti le Olimpiadi, Tamberi ha seguito un regime alimentare estremamente restrittivo, portando il suo fisico al limite. Questa scelta ha sollevato preoccupazioni tra gli esperti, che si chiedono se nessuno abbia messo in guardia l’atleta sui rischi di un dimagrimento così drastico.
Bassetti sottolinea che un dimagrimento eccessivo può comportare seri rischi per la salute, incluso un aumento del rischio di calcoli renali. Contrariamente a quanto affermato da Tamberi, che attribuiva le sue coliche renali all’aumento di peso, gli esperti concordano che sia il dimagrimento che l’aumento di peso possono causare problemi renali.
Il caso Tamberi riaccende i riflettori su una pratica diffusa in molti sport, soprattutto quelli da combattimento, dove gli atleti cercano di perdere peso rapidamente prima delle competizioni. Studi recenti hanno evidenziato come questa pratica possa aumentare il rischio di commozioni cerebrali e portare a diagnosi errate di trauma cranico.
Questa vicenda apre un importante dibattito sulla gestione della salute degli atleti di alto livello. È fondamentale che gli sportivi si affidino a professionisti qualificati per la loro preparazione fisica e alimentare, evitando di basarsi su convinzioni personali che potrebbero rivelarsi dannose.