Italia – L’estate ottobrina che ha caratterizzato le ultime giornate, soprattutto al Meridione, sta per giungere al termine. Un brusco cambiamento delle condizioni meteorologiche è atteso a partire da venerdì 18 ottobre, quando una decisa flessione termica interesserà gran parte del territorio nazionale, segnando l’ingresso definitivo della stagione autunnale. Il promontorio anticiclonico di matrice africana, responsabile del prolungamento anomalo della stagione estiva specialmente sulle regioni meridionali, si appresta a ritirarsi verso le sue zone di origine, lasciando spazio all’ingresso di correnti più fresche di origine atlantica.
La diminuzione più significativa dei valori termici si registrerà nelle giornate di venerdì 18 e sabato 19 ottobre, con particolare intensità al Sud, in Sardegna e in Sicilia, aree che negli ultimi giorni hanno sperimentato temperature tipicamente estive. In queste zone, i termometri subiranno un crollo fino a 6-7°C, con le temperature massime che si attesteranno intorno ai 23-26°C, valori decisamente più consoni al periodo autunnale. Anche le regioni centro-settentrionali non saranno esenti da questo raffreddamento, sebbene la flessione termica risulterà più contenuta rispetto al Meridione: al Nord i valori massimi oscilleranno mediamente tra i 17 e i 19°C, mentre al Centro si raggiungeranno i 21-22°C, come nella capitale.
Il calo termico sarà accompagnato da un severo peggioramento delle condizioni meteorologiche, che inizialmente interesserà le regioni settentrionali e centrali, per poi estendersi anche al Sud nel corso del fine settimana. L’ingresso di masse d’aria più fresche e instabili determinerà la formazione di sistemi perturbati, con precipitazioni diffuse e localmente intense, specialmente sui settori tirrenici e sulle aree alpine e prealpine. Non si esclude la possibilità di fenomeni temporaleschi di forte intensità, accompagnati da raffiche di vento e possibili grandinate, soprattutto nelle zone costiere e pianeggianti del Centro-Nord.
L’irruzione di aria più fresca in quota favorirà inoltre un calo significativo dello zero termico, con la possibilità di nevicate sui rilievi alpini a quote relativamente basse per il periodo, intorno ai 1800-2000 metri di altitudine. Questo repentino cambiamento delle condizioni meteorologiche segnerà dunque la fine definitiva della lunga fase di caldo anomalo che ha caratterizzato l’inizio dell’autunno meteorologico, riportando le temperature su valori più consoni alla media stagionale.
Questo brusco cambiamento delle condizioni meteorologiche rappresenta un chiaro segnale del progressivo indebolimento dell’anticiclone africano, che negli ultimi anni ha mostrato una tendenza sempre più marcata a persistere anche durante i mesi autunnali. La circolazione atmosferica sembra dunque orientarsi verso un pattern più tipico della stagione in corso, con il ritorno di perturbazioni atlantiche e un generale raffreddamento dell’aria. Tale configurazione potrebbe persistere anche nei giorni successivi, consolidando la presenza dell’autunno sull’Italia e ponendo fine alla prolungata fase di caldo anomalo che ha caratterizzato l’inizio della stagione.