L’inizio del 2024 è stato segnato dal primo sciopero nel settore dei trasporti, con i sindacati di base che hanno proclamato uno stop nazionale di 24 ore per bus, tram e metro. La richiesta principale è chiara: “Salario, sicurezza e diritti”. Tale iniziativa è stata accompagnata da un presidio di fronte al Ministero dei Trasporti, guidato da Matteo Salvini.
Durante lo sciopero, il servizio sarà garantito solo durante le fasce orarie di legge, e diverse aree, tra cui Roma, Lombardia e Napoli, saranno interessate da questa azione.
Inoltre, il personale Enav di Brindisi ACC, Bologna e Verona si fermerà per quattro ore, causando la cancellazione di 8 voli nazionali da parte di Ita Airways.
A Roma, i taxi aderenti all’Usb incroceranno le braccia per 24 ore, con un presidio previsto a Piazza Bocca della Verità. È stato inoltre confermato uno sciopero nazionale di 8 ore del personale delle attività ferroviarie per il 12 febbraio.
Gli scioperi sono stati indetti per difendere l’idea del servizio pubblico e contro la politica di disinvestimento, la privatizzazione e per rivendicare aumenti salariali e migliori condizioni di lavoro. È interessante notare che il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, non ha rilasciato alcun commento fino ad ora.
Questi scioperi rappresentano un segnale chiaro di insoddisfazione e richiesta di cambiamento da parte dei lavoratori del settore dei trasporti. Si tratta di un’azione significativa che mira a mettere in luce le problematiche che affliggono il settore e a porre l’attenzione su temi cruciali come la sicurezza, i diritti dei lavoratori e la giusta retribuzione per il loro impegno.