Ministero dei Trasporti, ecco le nuove direttive sulla velocità in città

Direttiva sulle limitazioni di velocità nelle città: confronto istituzionale per città più sicure. Salvini pronto a collaborare. Codacons critico, sindaco di Bologna favorevole.

Il Ministero dei Trasporti ha recentemente emesso una direttiva volta a regolare i limiti di velocità all’interno delle città, scatenando un acceso dibattito tra le istituzioni e le associazioni. Il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha manifestato la volontà di cooperare per assicurare una maggiore sicurezza nelle città, sottolineando l’importanza di trovare un equilibrio per evitare decisioni inefficaci o dannose.

La direttiva ministeriale mira a fornire chiarezza sulle procedure che i Comuni devono seguire nel caso desiderino stabilire deroghe al limite generale di 50 km/h per le aree urbane. Tali deroghe saranno consentite solo per specifiche strade o tratti di strada, a patto che siano supportate da motivazioni valide e basate su condizioni obiettive.

L’annuncio di queste nuove disposizioni ha suscitato reazioni contrastanti. Il Codacons ha espresso critiche nei confronti della direttiva, affermando che potrebbe limitare i poteri dei sindaci in materia di sicurezza stradale e minacciando di impugnare l’atto al Tar del Lazio. Tuttavia, l’associazione ha anche sostenuto che misure simili hanno dimostrato di avere effetti positivi significativi con impatti minimi sul quotidiano degli automobilisti.

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Diversa è stata la reazione del sindaco di Bologna, Matteo Lepore, che ha accolto con favore la direttiva, considerandola come un’opportunità per avviare un confronto finalizzato a garantire il rispetto dei limiti di velocità e a ridurre il numero di incidenti e la mortalità nelle città. Lepore ha sottolineato che la scelta delle strade su cui imporre il limite di 30 km/h si basa sull’analisi dell’incidentalità e della mortalità.

Anche l’ex ciclista e ex commissario tecnico della nazionale di ciclismo, Davide Cassani, ha elogiato l’iniziativa del Comune di Bologna, sostenendo che la riduzione degli incidenti stradali e della mortalità dovrebbe essere considerata una priorità assoluta per preservare vite umane.

Questa direttiva, in definitiva, rappresenta un punto di svolta nel dibattito sulla sicurezza stradale nelle città, aprendo la strada a un confronto costruttivo e alla ricerca di soluzioni che possano garantire una maggiore sicurezza senza però limitare eccessivamente la flessibilità necessaria per gestire il traffico urbano in maniera efficiente.

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