Un recente studio condotto dall’Istituto Smithsonian ha rivelato che la Luna si sta restringendo a causa del raffreddamento del suo nucleo. Nel corso degli ultimi centinaia di milioni di anni, la circonferenza lunare si è ridotta di oltre 45 metri, secondo quanto riportato su The Planetary Science Journal.
Questo processo non solo ha causato deformazioni della superficie lunare ma ha anche generato terremoti e frane, costituendo una minaccia potenziale per le future missioni umane nello spazio. In particolare, la missione Artemis III della NASA, diretta alla regione del Polo Sud lunare, potrebbe essere influenzata da tali fenomeni.
I terremoti lunari, come evidenziato dagli esperti, potrebbero raggiungere un’intensità tale da danneggiare eventuali strutture umane e potrebbero persistere per ore, costituendo una significativa minaccia per i futuri insediamenti umani sulla Luna.
Gli scienziati, guidati da Thomas Watters, hanno individuato faglie nella regione polare meridionale della Luna, collegate a uno dei terremoti più potenti registrati oltre 50 anni fa dai sismometri posizionati durante le missioni Apollo.
Thomas Watters sottolinea l’importanza di considerare tali fattori nella pianificazione della posizione e della stabilità dei futuri avamposti umani sulla Luna, avvertendo che i modelli indicano la possibilità di terremoti superficiali capaci di causare forti scuotimenti del terreno sulla Luna. Questa scoperta solleva importanti questioni per il futuro dell’esplorazione spaziale e l’insediamento umano sulla Luna.