Il Joint European Torus (JET) ha fatto un balzo significativo nella ricerca sulla fusione nucleare, stabilendo un nuovo record mondiale di produzione energetica. Gli sperimenti condotti da EUROfusion e partner italiani come l’ENEA, CNR-Istp, il Consorzio RFX e diverse università hanno portato a un risultato senza precedenti, ottenendo 69 megajoules di energia (con 0,2 milligrammi di combustibile), superando il precedente record di 59 megajoules.
Il JET, un tokamak che sfrutta campi magnetici per confinare un plasma a forma di ciambella, si concentra sulla fusione degli isotopi dell’idrogeno deuterio e trizio per produrre energia. Questo risultato è stato ottenuto grazie al lavoro di oltre 300 scienziati di EUROfusion presso l’Autorità per l’energia atomica del Regno Unito, dimostrando l’efficacia del team internazionale del JET.
Questo traguardo segna un passo significativo verso l’obiettivo di promuovere un’energia da fusione sicura e sostenibile. I risultati hanno importanti implicazioni per progetti globali sulla fusione come ITER, la centrale elettrica dimostrativa europea DEMO e la centrale elettrica prototipo del Regno Unito, STEP, che perseguono un futuro di energia sicura e a basse emissioni di carbonio.
La dott.ssa Fernanda Rimini del JET ha sottolineato l’importanza di questo risultato, affermando: “Possiamo creare in modo affidabile plasmi di fusione utilizzando la stessa miscela di carburante che verrà utilizzata dalle centrali elettriche commerciali per l’energia da fusione, dimostrando le competenze avanzate sviluppate nel tempo”.
Il prof. Ambrogio Fasoli, Program Manager (CEO) di EUROfusion, ha enfatizzato l’importanza di questa dimostrazione, dichiarando: “La nostra riuscita dimostrazione di scenari operativi per le future macchine da fusione come ITER e DEMO, convalidati dal nuovo record energetico, infondono maggiore fiducia nello sviluppo dell’energia da fusione. Oltre a stabilire un nuovo record, abbiamo ottenuto risultati mai raggiunti prima e abbiamo approfondito la nostra comprensione della fisica della fusione”.
Il dottor Emmanuel Joffrin, leader della task force EUROfusion Tokamak Exploitation del CEA, ha condiviso dettagli sui progressi ottenuti nel controllo del calore e del plasma, sottolineando l’importanza di proteggere le pareti delle future macchine da esplosioni di energia.
Infine, il prof. Sir Ian Chapman, CEO dell’UKAEA, ha sottolineato il ruolo fondamentale del JET nel promuovere un futuro sicuro e sostenibile. Anche il dott. Pietro Barabaschi, direttore generale di ITER, ha sottolineato l’importanza del JET come precursore di ITER, contribuendo allo sviluppo di materiali innovativi e generando dati scientifici dalla fusione deuterio-trizio.