“Papà mi è caduto il telefono, questo è il nuovo numero”. La truffa WhatsApp svuota-conto

Una nuova truffa su WhatsApp sfrutta i legami familiari per estorcere denaro, con messaggi ingannevoli che simulano richieste di aiuto da parte di un figlio.
Credit © Dimitri Karastelev

Una recente ondata di truffe sta colpendo gli utenti di WhatsApp, sfruttando l’affetto e la preoccupazione dei genitori per i propri figli. Il messaggio truffa inizia con un apparentemente innocuo “Ciao papà, mi è caduto il telefono. Questo è il mio nuovo numero. Per favore, puoi mandarmi un WhatsApp?”. Questo tipo di messaggio, che sembra provenire da un figlio in difficoltà, nasconde in realtà un tentativo di frode che può portare al furto di dati personali e allo svuotamento dei conti correnti delle vittime.

Il messaggio di aiuto è accompagnato da un link pericoloso che, se cliccato, reindirizza al numero dei truffatori. Questi ultimi, fingendosi il figlio della vittima, possono chiedere aiuto per pagare bollette o per problemi con la propria app bancaria, inducendo così la vittima a fornire dati sensibili come l’IBAN o a effettuare bonifici immediati.

Per evitare di cadere in queste truffe, la polizia postale consiglia di non rispondere a questi messaggi, di cancellare la conversazione e di non salvare il numero. Se il numero è stato già salvato, è importante eliminarlo immediatamente dalla rubrica. Inoltre, è fondamentale verificare l’identità del mittente attraverso una chiamata e mantenere un atteggiamento scettico di fronte a richieste di azioni immediate o di dati personali.

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Questo tipo di truffa non è nuovo, ma continua a diffondersi e a evolversi, colpendo soprattutto le persone anziane e meno avvezze alle tecnologie. La polizia postale ha raccolto numerose denunce e segnalazioni, e invita gli utenti a essere particolarmente cauti e a denunciare eventuali tentativi di truffa.

La crescente sofisticatezza delle truffe online richiede un’attenzione costante e una buona dose di scetticismo, soprattutto quando si ricevono messaggi che coinvolgono familiari in situazioni di emergenza. È importante educare e informare gli utenti su come riconoscere e proteggersi da questi raggiri, per prevenire perdite economiche e violazioni della privacy.

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