La proposta di unire il Molise all’Abruzzo, recentemente riportata alla luce da una raccolta di firme per un referendum popolare iniziata a Isernia, ha riacceso un dibattito storico e identitario tra queste due regioni dell’Italia centrale. Questa iniziativa, che mira a riconsiderare i confini regionali attraverso l’accorpamento della provincia di Isernia all’Abruzzo, solleva questioni di natura economica, culturale e amministrativa.
Storicamente, Molise e Abruzzo hanno condiviso un percorso comune fino al 1963, quando furono ufficialmente separate in due regioni distinte. Questa divisione, avvenuta in un contesto di riorganizzazione territoriale post-bellica, ha portato alla creazione del Molise come regione a sé stante, separandola dall’Abruzzo con cui aveva condiviso secoli di storia e tradizioni.
La proposta di unione tra le due regioni non è nuova e si inserisce in un contesto più ampio di riforme territoriali che hanno interessato l’Italia negli ultimi decenni. Documenti come il rapporto del 2017 sulle unioni e fusioni di comuni evidenziano come tali processi possano portare a risparmi economici e a un miglioramento dell’efficienza amministrativa, soprattutto in aree caratterizzate da una forte frammentazione territoriale e da piccoli comuni.
Tuttavia, la proposta di unire Molise e Abruzzo suscita anche resistenze e preoccupazioni. Alcuni temono che l’identità e l’autonomia del Molise possano essere messe a rischio da un’accorpamento che potrebbe essere percepito come un’assimilazione piuttosto che come una fusione tra pari. Inoltre, la gestione delle risorse e la distribuzione dei fondi regionali potrebbero diventare fonte di tensione tra le comunità locali.
Nonostante queste preoccupazioni, vi sono anche voci favorevoli all’idea, sostenendo che un’unione potrebbe rafforzare entrambe le regioni sotto il profilo economico e turistico, sfruttando sinergie e competenze condivise. La convenzione tra il Policlinico Universitario A. Gemelli e le regioni Abruzzo e Molise per i trapianti di fegato è un esempio di come la collaborazione tra le due regioni possa portare a risultati positivi in ambiti specifici.
La proposta di unire Molise e Abruzzo apre un dibattito complesso che tocca corde profonde legate all’identità, alla storia e al futuro di queste regioni. Mentre la raccolta di firme procede, sarà fondamentale un dialogo aperto e inclusivo tra tutte le parti interessate per valutare i pro e i contro di un’eventuale unione, tenendo conto delle esigenze e delle aspettative delle comunità locali.