Nella notte, l’esercito russo ha intensificato la sua campagna di attacchi contro le infrastrutture energetiche dell’Ucraina, provocando blackout in molteplici regioni del paese e sollevando serie preoccupazioni per la sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa.
Le forze russe hanno colpito le centrali elettriche con un massiccio attacco missilistico, causando interruzioni di corrente e danni significativi alle strutture. La città di Kharkiv, in particolare, ha subito almeno 15 esplosioni, con conseguenti blackouts parziali e danni ai sistemi di pompaggio dell’acqua. Anche altre aree dell’Ucraina occidentale, lontane dalla linea del fronte, sono state colpite.
La situazione più critica si registra però presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia, che si trova vicino alla più grande diga idroelettrica dell’Ucraina, colpita da pesanti attacchi russi venerdì scorso. Questi attacchi hanno causato blackout in tutta l’Ucraina centrale e ora la centrale nucleare è sull’orlo di un blackout. La società statale per l’energia idroelettrica ha riferito che nonostante l’attacco alla diga del DniproHES a Zaporizhzhia, non vi è rischio di rottura, ma si è verificato un incendio e i servizi di emergenza e i lavoratori dell’energia sono al lavoro per affrontare le conseguenze di numerosi attacchi aerei.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto appello all’Occidente per la fornitura di sistemi di difesa aerea, sottolineando l’importanza cruciale di tali sistemi per proteggere le infrastrutture critiche del paese. Nel frattempo, la Polonia ha schierato jet militari per proteggere i propri confini in seguito agli attacchi missilistici russi.
In risposta agli attacchi, i leader dell’Unione Europea hanno concordato di destinare 3 miliardi di euro di beni russi congelati all’acquisto di armi per l’Ucraina. Inoltre, la Commissione Europea ha proposto l’imposizione di dazi sull’import agricolo dalla Russia e l’FMI ha approvato 880 milioni di euro di aiuti per Kiev.
La situazione rimane tesa e l’incertezza regna tra la popolazione ucraina, che si trova a fronteggiare non solo la minaccia militare ma anche la prospettiva di un inverno senza riscaldamento e servizi essenziali a causa dei danni alle infrastrutture energetiche. La comunità internazionale segue con preoccupazione gli sviluppi, consapevole del rischio che un blackout prolungato alla centrale nucleare di Zaporizhzhia potrebbe avere conseguenze catastrofiche non solo per l’Ucraina ma per l’intera regione europea.