Il caso di Gisella Cardia, la veggente di Trevignano Romano, continua a suscitare interesse e controversie. Nonostante il recente divieto imposto dalla Diocesi di Civita Castellana, i fedeli si sono riuniti come di consueto il 3 aprile per pregare e recitare il rosario ai piedi del Lago di Bracciano, luogo delle presunte apparizioni mariane.
La vicenda ha avuto inizio nel 2016, quando Gisella Cardia ha iniziato a riferire di visioni della Madonna, dopo aver acquistato una statuetta durante un viaggio a Medjugorje. La statuetta, secondo quanto dichiarato da Cardia, avrebbe persino lacrimato sangue. Questi eventi hanno attirato l’attenzione di molti fedeli, che si sono radunati ogni mese per assistere alle presunte apparizioni e ascoltare i messaggi che la veggente afferma di ricevere dalla Vergine.
Tuttavia, la posizione della Chiesa è stata chiara: il vescovo Marco Salvi ha dichiarato che le visioni di Cardia non hanno origine soprannaturale. Dopo un’indagine durata nove mesi, la commissione diocesana ha concluso che non vi sono elementi che confermino la natura soprannaturale delle apparizioni, citando “lacune” e “contraddizioni” nelle interviste con la veggente, nonché “numerosi errori teologici” nei messaggi da lei diffusi.
Nonostante la scomunica e il divieto di partecipare ai raduni, i fedeli di Cardia hanno continuato a riunirsi, sfidando apertamente le direttive della Diocesi. L’avvocato di Gisella Cardia, Solange Marchignoli, ha paragonato la situazione a quella di Medjugorje, sostenendo che le conclusioni della Chiesa sono state affrettate e che non sono stati ascoltati i testimoni, nonostante ce ne fossero più di cinquemila.
Il 3 aprile, data del raduno successivo al decreto diocesano, è stato un momento particolarmente atteso, per verificare se la veggente avrebbe preso parte all’incontro nonostante le restrizioni. Fanpage riporta che Gisella Cardia non avrebbe partecipato alla preghiera, ma i fedeli hanno comunque proseguito con la recita del rosario.
La situazione a Trevignano Romano rimane quindi tesa, con una comunità di fedeli che continua a sostenere la veggente e a praticare il culto della Madonna di Trevignano, nonostante la posizione ufficiale della Chiesa. La sfida al vescovo e alle autorità ecclesiastiche da parte di Gisella Cardia e dei suoi seguaci sembra essere lontana dal trovare una risoluzione.