Russia, allarme radiazioni a Khabarovsk: dichiarato lo stato di emergenza

A Khabarovsk, in Russia, è stato dichiarato lo stato di emergenza a seguito della rilevazione di elevate radiazioni a soli 2,5 km dagli edifici residenziali.

Nella città di Khabarovsk, situata nell’estremo oriente della Russia, le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza dopo aver identificato una fonte di radiazioni nei pressi di un traliccio elettrico, a breve distanza dagli edifici residenziali. Questo evento ha suscitato preoccupazione a livello internazionale, richiamando alla memoria il disastro nucleare di Chernobyl del 1986.

La città di Khabarovsk, che conta una popolazione di 630.000 abitanti, si trova vicino al confine con la Cina e ospita una base di lancio di missili balistici intercontinentali. La fonte di radiazioni è stata individuata e successivamente rimossa e collocata in un contenitore protettivo, per essere trasportata in un impianto di stoccaggio di rifiuti radioattivi. Nonostante l’allarme iniziale, le autorità hanno assicurato che non ci sono stati feriti o persone esposte alle radiazioni e che non sussiste alcun pericolo per la salute dei cittadini.

Le operazioni di monitoraggio delle radiazioni continueranno nei prossimi giorni per garantire la sicurezza della zona. La scoperta delle radiazioni ha portato alla chiusura dell’accesso all’area industriale di Khabarovsk, tra le vie Sidorenko e Suvorova, mentre le autorità lavorano per identificare e smaltire la fonte di radiazioni. Nonostante la rimozione della fonte di radiazioni, lo stato di emergenza rimarrà in vigore per almeno altri tre giorni, durante i quali le forze dell’ordine monitoreranno i livelli di radiazione e indagheranno sulla causa dell’incidente.

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Questo incidente ha sollevato questioni riguardanti la sicurezza nucleare in Russia e ha attirato l’attenzione internazionale, con molti che si interrogano sulle potenziali ripercussioni per la salute pubblica e l’ambiente. Le autorità russe hanno tuttavia rassicurato la popolazione e la comunità internazionale, affermando che sono state prese tutte le misure necessarie per prevenire qualsiasi rischio per la salute umana e l’ambiente.

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