Il 10 aprile 2024, Aboubakar Soumahoro, onorevole del gruppo Misto, ha presentato una proposta di legge che ha scatenato un acceso dibattito nel panorama politico italiano. La sua iniziativa legislativa mira a rendere la festa di Eid Al Fitr, che segna la fine del mese sacro del Ramadan per i musulmani, una festività nazionale riconosciuta anche in Italia. Soumahoro giustifica la sua proposta facendo appello ai principi di laicità dello Stato e di pluralità religiosa previsti dalla Costituzione italiana.
La proposta arriva in un contesto di recenti polemiche legate alla decisione di una scuola di Pioltello e dell’Università per Stranieri di Siena di sospendere le lezioni in occasione di questa festività islamica. Tuttavia, la proposta di Soumahoro sembra avere scarse possibilità di trovare consenso in Parlamento, data la complessità delle dinamiche legate al riconoscimento di nuove festività religiose, che sono il risultato di accordi storici e non possono essere modificate semplicemente con una proposta di legge.
La Francia, uno Stato che difende la sua laicità, non ha mai proposto di chiudere le scuole per il Ramadan, e la comunità islamica francese non ha avanzato tale richiesta, adattando piuttosto la pratica del digiuno per non influenzare il rendimento scolastico degli studenti. In Italia, invece, la provocazione di Soumahoro sembra essere un tentativo di attirare l’attenzione sulla sua figura politica, distogliendola dalle vicissitudini dei suoi familiari e dalle polemiche recenti.
La proposta ha suscitato reazioni contrastanti, con alcuni che vedono in essa un passo verso il riconoscimento della diversità culturale e religiosa del paese, mentre altri la percepiscono come un’iniziativa che potrebbe minare l’identità nazionale e le tradizioni italiane.