Napoli, Italia – Il crescente fenomeno delle targhe polacche su veicoli in Italia, in particolare su motorini e auto, sta attirando l’attenzione a causa delle implicazioni legali e delle motivazioni economiche che lo sostengono. Secondo un recente report del programma Rai FarWest, circa 53.000 veicoli in Italia utilizzano targhe straniere, di cui 35.000 solo a Napoli. Questa pratica è principalmente motivata dai costi proibitivi delle assicurazioni in alcune città italiane, con Napoli che si posiziona al secondo posto, dopo Prato, per i costi assicurativi più alti.
Il processo per ottenere una targa polacca implica la radiazione del veicolo per l’esportazione in Polonia, seguita dalla nuova immatricolazione nel paese e dalla stipula di un contratto di noleggio con la nuova società intestataria del veicolo. Questo metodo consente ai proprietari di veicoli di ridurre significativamente i costi assicurativi, dato che l’assicurazione con targa straniera può costare fino a un quinto di quella italiana. Tuttavia, questa pratica non è priva di rischi. In caso di incidente, le compagnie assicurative polacche raramente coprono i danni prontamente, e i tempi di attesa per eventuali risarcimenti possono essere molto lunghi.
Le implicazioni legali di questa pratica sono significative. L’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) ha evidenziato come l’uso di targhe straniere possa comportare serie conseguenze in termini di copertura assicurativa in caso di sinistri. Inoltre, la legislazione italiana, attraverso l’articolo 93 del Codice della Strada, vieta ai residenti italiani di guidare veicoli con targhe straniere oltre un certo periodo, imponendo sanzioni significative per i trasgressori.
Questo fenomeno non solo solleva questioni di conformità legale, ma pone anche interrogativi sulla sicurezza stradale e sull’equità nel pagamento delle tasse e delle assicurazioni, essenziali per il mantenimento dell’infrastruttura stradale e dei servizi pubblici. La situazione attuale evidenzia la necessità di un equilibrio tra il desiderio di ridurre i costi personali e il rispetto delle normative che tutelano tutti gli utenti della strada.